Studio osservazionale

Studio in cui il ricercatore osserva i soggetti senza fare alcun intervento su di essi. Osserva la realtà senza tentare di modificarla. Uno studio osservazionale si distingue da uno sperimentale per il tipo il tipo di esposizione a un dato trattamento, che nel primo caso è passiva e nel secondo è attiva. Rispetto a uno studio sperimentale, quello osservazionale ha maggiori possibilità di errore, soprattutto per la mancanza di assegnazione casuale dei partecipanti ai diversi gruppi di studio. I principali errori sistematici (bias) che possono essere fatti negli studi osservazionali sono i bias di selezione e di valutazione e la mancanza di controllo dei possibili fattori di confondimento.Gli studi osservazionali hanno obiettivi non raggiungibili con i classici studi sperimentali:

  1. rilevazione e analisi di dati clinici e sanitari inerenti una patologia o una sua complicanza (fattori di rischio, eziopatogenesi, incidenza, prevalenza, morbilità e mortalità (epidemiologia);
  2. valutazione di outcome umanistici (qualità di vita del paziente e di chi lo assiste)
  3. valutazione di outcome economici (farmacoeconomia)
  4. descrivere l’utilizzo dei farmaci nella pratica clinica reale (farmacoutilizzazione);
  5. identificazione e monitoraggio dell’insorgenza di possibili eventi avversi rari in ampie popolazioni di pazienti (farmacoepidemiologia);
  6. descrivere in termini di appropriatezza la metodologia diagnostica e i trattamenti terapeutici utilizzati routinariamente (appropriatezza delle cure; appropriatezza dei percorsi diagnostici e terapeutici)