In occasione dell'American College of Gastroenterology sono stati presentati i primi dati di uno studio ancora in corso che confermano la sicurezza e l'efficacia di  adalimumab nella terapia della malattia di Crohn. Lo studio, che prende il nome di PYRAMID (Productivity, Safety and Efficacy: Long-Term Results in Adalimumab-Treated Patients With Crohn's Disease), è basato su un registro, ha coinvolto  428 siti in 24 paesi  e arruolerà complessivamente 5mila pazienti con malattia di Crohn di grado moderato e severo.

Iniziato nel settembre 2007, sarà completato nel 2014. L'arruolamento è durato 2 anni e ogni paziente rimarrà nello studio per 5 anni. L'end point primario di sicurezza è stato valutato su 1.705 pazienti e quello secondario di efficacia su 1.003 pazienti.
Le valutazioni cliniche sono programmate ogni 3 mesi nel primo anno e ogni 6 mesi nei 4 anni successivi.

Gli eventi avversi più frequenti sono risultati le riacutizzazioni (n = 23 1,3%), il dolore addominale (n = 5, 0,3%), e le fistole anali (n = 5, 0,3%). Lo studio non ha evidenziato nuovi segnali di sicurezza, specialmente infezioni opportunistiche o carcinoma.

L'end point secondario di efficacia, ha evidenziato un miglioramento medio dal basale di tutti i parametri osservati, inclusi il Physician's Global Assessment (-3,2), lo Short Inflammatory Bowel Disease Questionnaire (+10), e i questionari Work Productivity e Activity Impairment Questionnaire (-9 per l'assenteismo, -20 per la produttività lavorativa e -19 per l'effetto negativo sull'attività globale).

Results From an Observational Study of Adalimumab in Crohn's Disease: The PYRAMID Registry. Abstract 308