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Allergan adesso fa parte di AbbVie. Il matrimonio è cosa fatta

Dopo il via libera di quattro giorni fa della U.S. Federal Trade Commission, da poche ore Allergan è entrata ufficialmente a far parte di Abbvie. Lo ha reso noto quest'ultima con un comunicato stampa. L'acquisizione annunciata oltre un anno fa adesso diventa pienamente operativa.

Dopo il via libera di quattro giorni fa della U.S. Federal Trade Commission, da poche ore Allergan è entrata ufficialmente a far parte di Abbvie. Lo ha reso noto quest'ultima con un comunicato stampa. L'acquisizione annunciata oltre un anno fa adesso diventa pienamente operativa.

Secondo l’accordo, gli azionisti Allergan riceveranno 0,8660 azioni AbbVie e 120,30 dollari in contanti per ogni azione di Allergan che detengono, per un corrispettivo totale di 193,23 dollari per azione Allergan (sulla base del prezzo di chiusura delle azioni ordinarie AbbVie di 84,22 dollari sulla base della chiusura del 7 maggio 2020).

«Siamo lieti di aver raggiunto questo importante traguardo per l'azienda, i suoi dipendenti, gli azionisti e i pazienti che serviamo" ha dichiarato Richard A. Gonzalez, presidente e amministratore delegato di AbbVie. "I nostri nuovi colleghi di Allergan devono essere elogiati per tutti i loro sforzi, insieme a quelli dei nostri dipendenti, per raggiungere questo punto di svolta per la nostra azienda. La nuova AbbVie sarà un leader ben diversificato in molte importanti categorie terapeutiche, con asset sia sul mercato che in pipeline, e la nostra forza finanziaria ci permetterà di continuare a investire in scienza innovativa e di continuare a soddisfare le esigenze mediche non soddisfatte dei pazienti che si affidano a noi. Sono orgoglioso di entrambe le organizzazioni e attendo con ansia le opportunità che si presenteranno.»

Fabrizio Greco, amministratore delegato di AbbVie Italia, ha così commentato l’acquisizione: “Accogliamo con grande soddisfazione la conclusione di questo accordo che posiziona la nuova AbbVie tra le maggiori realtà al mondo nel settore farmaceutico. Sono convinto che, con l’unione delle esperienze e delle competenze delle due organizzazioni, e grazie a un'accresciuta capacità di investimento in terapie innovative, saremo ancora di più in grado di sviluppare nuove soluzioni per rispondere ai bisogni di salute delle persone in molte aree terapeutiche”.

La transazione amplia e diversifica in modo significativo la base di fatturato di AbbVie e completa le posizioni di leadership esistenti in Immunologia, con Humira cui si sono di recente affiancati Skyrizi (risankizumab) e Rinvoq (upadacitinib), e in ematologia oncologica, con Imbruvica e Venclexta.

L’ingresso di Allergan offre all'azienda nuove opportunità di crescita in neuroscienze, con Botox Therapeutics, Vraylar (cariprazine) e Ubrelvy (uprofepant) e la ben nota presenza nel campo della medicina estetica, con marchi leader tra cui Botox e Juvederm.

Questo portafoglio diversificato nel 2020 porterà il fatturato complessivo dell’azienda a circa 50 miliardi di dollari.

L’acquisizione era stata concordata nel giugno dello scorso anno, ma si sarebbe potuta finalizzare solo dopo il via libera delle autorità antitrust delle due sponde dell’oceano. Per ottenerlo, Allergan ha accettato di cedere ad AstraZeneca il brazikumab, un inibitore dell'IL-23 in fase di sviluppo per malattie autoimmuni. Il farmaco è attualmente in fase di sviluppo di Fase IIb/III per il morbo di Crohn e di una sperimentazione di Fase IIb nella colite ulcerosa.

La decisione di cedere il brazikumab, si basa sul fatto che nel maggio 2019 Abbvie ha già lanciato un altro anti IL-23, il risalkizumab, che si sta affermando con grande successo come terapia per la psoriasi ($300 mln nel 1Q 2020). Il farmaco è in sviluppo anche per Crohn e colite ulcerosa.

Inoltre, l’azienda cederà a Nestlè Zenpep, un trattamento per l'insufficienza pancreatica esocrina dovuta alla fibrosi cistica e ad altre condizioni. Come parte della stessa transazione, Nestle acquisirà anche Viokace, un altro preparato di enzimi pancreatici.