In occasione di un incontro con la stampa, Bayer ha reso note le proprie mire di espansione sui mercati asiatici dove nel 2015 l’azienda prevede di realizzare un fatturato di 11 miliardi di dollari, pari a un quarto del proprio fatturato complessivo, con una crescita del 60% del proprio giro di affari.
Lo ha annunciato questa mattina Marijn Dekkers, numero uno del gruppo teutonico, nel corso di una conferenza a Shanghai. "Siamo già presenti in Asia e abbiamo ancora voglia di crescere", ha annunciato Dekkers. I piani riguardano i tre grandi rami di attività dell’azienda tedesca: farmaci, chimica fine, prodotti per l’agricoltura.
A guidare questa crescita sarà soprattutto la Cina, Paese nel quale l’azienda entro 4 anni conta di realizzare un fatturato di circa 6 miliardi di euro, quasi 4 volte all’attuale giro di affari (1,3 miliardi di dollari nel 2010). Soprattutto in Cina, sono le vendite di farmaci da prescrizione a trainare la crescita di Bayer.
In questo Paesi Bayer ha investito molto, circa 3,4 miliardi di euro negli ultimi 10 anni, creando quindi le basi per l’espansione del proprio business. Ad esempio, l’azienda ha speso 1,2 miliardi di euro per espandere lo stabilimento di Shanghai dedicato alla produzione di polimeri ed entro il 2016 vi investirà un altro miliardo di euro. Entro il 2015, inoltre, la Cima diventerà il più grande mercato mondiale per la divisione MaterialScience.
L’azienda sta spostando il proprio baricentro nell’est del mondo e ha detto chiaramente che sta investendo dove ci sono le maggiori chance di crescita. In Europa, schiacciata da una crisi finanziaria in cui effetti saranno molto prolungati,e lo scorso anno l’azienda aveva annunciato un piano di ristrutturazione che nel Vecchio Continente prevede 2mila tagli del personale
In ambito farmaceutico il gruppo pensa di concentrare le sue ricerche sulle malattie locali più diffuse in Asia, come il cancro al fegato. D'ora in poi, "le richieste di autorizzazione ai farmaci innovativi sul mercato saranno effettuate simultaneamente in Asia, Europa e Stati Uniti", si legge in una nota diffusa dall’azienda.
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