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Bayer investe nelle staminali pluripotenti indotte e si compra il resto di BlueRock Therapeutics

Bayer ha reso noto che comprerà la quota di BlueRock Therapeutics che ancora non possiede, pari al 59,2%. L'operazione prevede il pagamento in contanti di circa 240 milioni di dollari e altri 360 milioni di dollari da pagare al raggiungimento di traguardi di sviluppo predefiniti.

Bayer ha reso noto che comprerà la quota di BlueRock Therapeutics che ancora non possiede, pari al 59,2%. L'operazione prevede il pagamento in contanti di circa 240 milioni di dollari e altri 360 milioni di dollari da pagare al raggiungimento di traguardi di sviluppo predefiniti.

La chiusura è prevista per il terzo trimestre del 2019. La transazione valuta BlueRock un miliardo di dollari.

Bayer deteneva già una partecipazione del 40,8% nella società di terapia cellulare con sede a Cambridge, nel Massachusetts, attraverso un accordo con la società di investimenti Versant Ventures siglato tre anni fa.

Nel tentativo di preservare la cultura biotecnologica di BlueRock, Bayer la manterrà una società indipendente con una gestione "a distanza".

Bayer ha acquisito la sua partecipazione iniziale in BlueRock attraverso il suo programma "Leaps", un braccio simile ad un'impresa che investe nella ricerca nelle fasi iniziali, tipicamente attraverso joint venture.

L'operazione è un'ulteriore prova del valore che Bayer vede nelle cellule staminali pluripotenti indotte, o iPSCs. Tali cellule sono riprogrammate in uno stato embrionale da cui possono essere sviluppate in diversi tipi di cellule rilevanti per il trattamento di svariate malattie.

Un aspetto molto importante da considerare è che questo tipo di staminali, ottenute a partire da cellule di tessuti di esseri umani, non comporta le considerazioni e le opposizioni di tipo etico di quelle embrionali ricavate invece dalla blastula umana, uno dei primi stadi della vita.

Le iPSCs sono state prodotte per la prima volta nel 2006 a partire da cellule di topo, e nel 2007 da cellule umane in una serie di esperimenti condotti dal gruppo del professor Shinya Yamanaka presso l'Università di Kyoto, in Giappone. Questa scoperta gli è valsa sia il premio Wolf sia il premio Nobel, entrambi per la medicina.

Bayer crede fermamente in questa linea di ricerca e proprio il mese scorso, ha sostenuto l'avvio di Century Therapeutics con 215 milioni di dollari. L'azienda sta sviluppando iPSCs con un occhio rivolto al trattamento dei tumori del sangue e dei tumori solidi.

BlueRock, al contrario, si concentra su neurologia, cardiologia e immunologia, anche se le aziende hanno detto che la piattaforma terapeutica potrebbe essere utilizzata per affrontare altri tipi di condizioni. Il primo programma si concentrerà sul morbo di Parkinson ed entrerà in clinica già nel corso dell'anno.

La speranza è che la terapia con cellule staminali possa aiutare ad invertire il corso di malattie degenerative come il Parkinson, che colpisce 7 milioni di pazienti in tutto il mondo.

Il focus di Bayer sugli iPSCs si differenzia da molte altre big pharma. Oltre a BlueRock e Century, Bayer ha creato una joint venture con CRISPR Therapeutics, lanciando Casebia Therapeutics nel 2016.