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CAR- T cell di nuova generazione, ci prova Tmunity Therapeutics

Una piccola biotech americana all'interno delle quale lavorano alcuni dei cervelli migliori di questo settore sta destando l'interesse degli investitori perchè sta lavorando su nuovi bersagli che potrebbero migliorare l'efficacia delle CAR T cell. Parliamo di Tmunity Therapeutics, società nata nel 2015 e con sede a Philadelphia. Alla sua guida c'è Usman "Oz" Azam, precedentemente a capo dell'unità di terapia cellulare e genica di Novartis, sciolta nell'agosto del 2016.

Piatto ricco, mi ci ficco. Così dice il detto che sicuramente vale per il settore delle CAR-T cell, un'area di ricerca (e di business)  che sta conoscendo una vera e propria esplosione. Dopo l’approvazione di tisagenlecleucel (Kymriah) di Novartis dello scorso mese di agosto e quella di axicabtagene ciloelucel (Yescarta) in ottobre, dopo l’acquisizione di Kite Pharma da parte di Gilead per 11,9 mld e quella di Juno da parte di Celgene per $9 mld, tutto questo settore di ricerca è in ebollizione.

Una piccola biotech americana all’interno delle quale lavorano alcuni dei cervelli migliori di questo settore sta destando l’interesse degli investitori perchè sta lavorando su nuovi bersagli che potrebbero migliorare l’efficacia delle CAR T cell. Parliamo di Tmunity Therapeutics alla cui guida c’è Usman "Oz" Azam, precedentemente a capo dell’unità di terapia cellulare e genica di Novartis, sciolta nell’agosto del 2016.

Tmunity ha appena  annunciato la chiusura di un importante finanziamento da $ 100 mln da parte di un gruppo di investitori per supportare la sua pipeline nel settore CAR-T. Tra i finanziatori non a caso c’è anche Gilead.

Fondata nel 2015 e con sede a Philadelphia, l’azienda si concentra nello sfruttare il potenziale immunologico delle cellule T per trattare una vasta gamma di malattie.

La biotech sta sviluppando nuove cellule T note come TCR (T Cell Receptor) ingegnerizzate, T regolatorie (Treg), piattaforme di cellule T ingegnerizzate universali e terapie con l'antigene chimerico (CAR) che esibiscono il miglior controllo della classe nell'attivazione delle cellule T, così come tecnologie proprietarie per attivare, espandere e ingegnerizzare geneticamente le cellule T dal sangue periferico, dal cordone ombelicale e dai tumori.

L’azienda fa sapere che due delle sue terapie innovative con cellule T sono già in studi clinici sull'uomo per il melanoma e il cancro alla prostata.

CAR-T, una terapia in evoluzione
La prima generazione di prodotti CAR-T ha come target il CD19, una proteina presente sulla superficie delle cellule tumorali. Il CD19 è un obiettivo ideale per le terapie CAR-T per linfoma e leucemia, dato che questi tumori ne esprimono una grande quantità, e al contempo gli effetti collaterali che coinvolgono le cellule sane dotate del CD19 sono gestibili.

Ma è una vera sfida trovare buoni bersagli su tumori solidi come cancro al seno, ai polmoni, al colon, alla pelle e alla prostata, che costituiscono la maggior parte dei casi di cancro. Questi tumori hanno difese elaborate nel loro immediato microambiente.

Azam afferma che Tmunity intende "andare oltre il CD19" per attaccare sia i tumori solidi che quelli trasmissibili per via ematica con tecnologie aggiuntive, incluse le tecniche di modifica genetica. Tra gli obiettivi dell'azienda vi sono modi migliori per attivare una cellula T e mitigare gli effetti collaterali che hanno accompagnato i trattamenti di immunoterapia.

Azam ha rifiutato di parlare delle tempistiche dei risultati sugli studi sul melanoma e sulla prostata. Ha invece anticipato che Tmunity utilizzerà il finanziamento espandendo la sua forza lavoro, sviluppando ulteriormente la sua tecnologia e riavviando l'impianto di Filadelphia, acquisito da un'altra società farmaceutica per produrre le terapie cellulari.

L'approccio della società alla terapia cellulare potrebbe avere applicazioni oltre il cancro. L'HIV e le patologie del sistema immunitario costituiscono dei potenziali bersagli, anche se Azam conferma che l'attenzione principale di Tmunity, per ora, è sui suoi composti anti cancro.

Un finanziamento per nuove immunoterapie
«Tmunity è stata creata per integrare e promuovere approcci proprietari e innovativi alle terapie geniche e cellulari e abbiamo perseguito un approccio altrettanto unico alla selezione dei nostri partner finanziatori», ha affermato Azam. «Il nostro mix di investitori riunisce leader globali nei servizi sanitari e biofarmaceutici come Ping An Ventures e Gilead, la filantropia visionaria del Parker Institute for Cancer Immunotherapy e Be The Match BioTherapies. Insieme condividono una passione comune nel lavorare insieme per guidare la prossima generazione di terapie personalizzate per i pazienti. Apprezziamo la loro fiducia in Tmunity e la loro visione nella capacità di sviluppare quel potenziale. Questo è un momento molto eccitante per noi».

Il managing partner di Ping An Ventures, Jiang Zhang, ha commentato «Tmunity è diversa da qualsiasi altra start-up di immunoterapia cellulare, grazie alla competenza senza pari dei suoi fondatori scientifici e del gruppo dirigente nella terapia cellulare, e del suo successo nella traslazione e nella fabbricazione nel campo delle cellule T». E ha aggiunto «Siamo stati anche attratti dal potenziale globale della pipeline, in particolare le terapie con cellule T in oncologia in Cina, così come dagli obiettivi nelle malattie autoimmuni e infettive, dal momento che intendiamo espandere il nostro portafoglio di investimenti».