Matrimonio in vista tra Celgene e Avila Therapeutics, biotech americana con sede a Bedford, nel Maryland, specializzata nello sviluppo di farmaci mirati definiti ‘covalenti’. A comunicarlo è Celgene con una nota in cui si annuncia il raggiungimento di un accordo definitivo per l’acquisizione di Avila, un affare che potrebbe valere fino a 925 milioni di dollari.


Sul sito internet della biotech acquisita si legge che Avila ha messo a punto un metodo innovativo per disegnare e sviluppare piccole molecole in grado di fare da terapie efficaci per un’ampia gamma di patologie attraverso un meccanismo di ‘silenziamento proteico’. L’obiettivo è quello di ‘silenziare’ l’attività delle proteine responsabili di queste malattie attraverso la formazione di legami covalenti forti e duraturi. Due i vantaggi principali di questa strategia: l’alta selettività e il mantenimento dell’efficacia in caso di mutazioni.


Esistono già farmaci approvati di questo tipo, frutto di scoperte casuali, ma Avila è la prima azienda a progettarli e svilupparli in modo solido e sistematico grazie a un sistema brevettato chiamato Avilomics™.


La pipeline della biotech è ad oggi incentrata su potenziali farmaci antitumorali, contro le malattie autoimmuni e contro l’epatite C. Il candidato in fase più avanzata di sviluppo, noto per ora con la sigla AVL-292, ha già passato con successo due studi di fase Ia e potrebbe essere impiegato contro alcune neoplasie ematolologiche (per esempio il linfoma non.Hodgkin e la leucemia linfocitica cronica) e le malattie autoimmuni come l’artrite reumatoide. La molecola colpisce in modo selettivo la tirosin chinasi di Bruton (Btk), un bersaglio importante per la proliferazione cellulare e la comunicazione intracellulare dei linfociti B. Nell’area dell’epatite C, invece, il focus è sugli inibitori della proteasi dell’HCV (nota anche come NS3).


In base ai termini finanziari dell’accordo, Celgene sborserà 350 milioni di dollari in cash per acquisire Avila, alla quale potranno essere riconosciuto fino a un massimo di 195 milioni dollari in funzione del raggiungimento di determinate milestone di sviluppo e di tipo regolatorio da parte di AVL-292. In più, la biotech potrebbe ricevere fino a ulteriori 380 milioni dollari al raggiungimento di queste milestone da parte di altri potenziali farmaci. Secondo quanto riferito da Celgene, la transazione dovrebbe concludersi entro il primo trimestre dell’anno in corso.