La società farmaceutica Gilead Sciences ha siglato un accordo definitivo per l’acquisto di Pharmasset, una biotech americana specializzata in farmaci per la cura dell’HIV e, soprattutto, dell’epatite C.

L'accordo riconosce agli azionisti di Pharmasset un premio dell'89% rispetto ai prezzi di chiusura di venerdì. Per ogni azione di Pharmasset, quotata sul Nasdaq dal 2007, Gilead pagherà 137 dollari per un totale di 11 miliardi di dollari. Secondo gli analisti, questa transazione diluirà l’utile di Gilead fino al 2014, per accrescerlo nel 2015 e negli anni seguenti.

Per una società che ha attualmente 82 dipendenti, nessun farmaco ancora in commercio e che nel 2011 ha perso $91,2 milioni di dollari (il loro anno fiscale si è chiuso il 30 settembre) la somma pagata da Gilead ha quasi dell’incredibile ma si giustifica nell’enorme potenziale della pipeline di Pharmasset. Gilead, che lo scorso anno ha generato un fatturato di $7,9 miliardi di dollari, intende diventare il leader di un mercato per l’epatite C che potrebbe arrivare a valere fino a 20 miliardi di dollari.

La borsa però non ha reagito bene e l'azione di Gilead oggi ha perso il 9,08%. Gli analisti ritengono che Gilead abbia pagato una somma troppo elevata, in pratica l'azienda americana ha “scommesso” un terzo del valore delle proprie azioni per comprarsi Pharmasset. Al contrario, Pharmaset ha guadagnato l’85% in un solo giorno, un balzo gigantesco, tanto più se si considera che le sue azioni si erano già triplicate rispetto allo scorso anno. 

Alcuni nuovi farmaci di Pharmasset in sviluppo per l’epatite C hanno conquistato gli onori della cronaca in quanto altamente promettenti. Tra essi, spicca PSI-7977, appena entrato in fase III e con dati molto incoraggianti provenienti dalla fase II. Il farmaco è un analogo nucleosidico dell’uridina che agisce direttamente sulla polimerasi virale. Tra gli elementi di interesse per questo farmaco, la possibilità per Gilead di offrire una terapia contro l’epatite C completamente orale. Se i dati di fase III confermeranno le aspettative, questo regime terapeutico potrebbe soppiantare quello tradizionale, fatto di interferone più ribavirina associati, laddove necessario, ai nuovi antiproteasi, boceprevir e telaprevir.

L’altro composto di grande interese che Pharmasset sta sviluppando in collaborazione con Roche è noto con la sigla RG7128. Questo farmaco è un pro farmaco di PSI-6130, un analogo del nucleoside citidina, un inibitore della replicazione del virus HCV che ha come target l'RNA polimerasi virale.