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Lundbeck entra nell'emicrania e acquisisce Alder per $2mld 

La casa farmaceutica danese Lundbeck acquisirà Alder BioPharmaceuticals per 1,95 miliardi di dollari, aggiungendo alla sua pipeline eptinezumab, un trattamento dell'emicrania in fase avanzata di sviluppo.

La casa farmaceutica danese Lundbeck acquisirà Alder BioPharmaceuticals per 1,95 miliardi di dollari, aggiungendo alla sua pipeline un trattamento dell'emicrania in fase avanzata di sviluppo.

Alder è una piccola società biofarmaceutica con sede a Bothell, nello stato americano di Washington. E' essenzialmente un'azienda mono prodotto incentrata su eptinezumab un inibitore sperimentale del CGRP, la classe di farmaci cui appartengono anche erenumab, galcanezumab e fremanezumab. La decisione dell’Fda circa l’approvazione del farmaco è attesa entro febbraio 2020.

Eptinezumab  è un anticorpo monoclonale sviluppato per prevenire l’emicrania mediante il blocco del recettore del peptide correlato al gene della calcitonina (CGRP, Calcitonin Gene-Related Peptide), che svolge un ruolo critico nell’instaurarsi della malattia.

Lundbeck pagherà 18 dollari per azione di Alder insieme ad un diritto aggiuntivo non commerciabile del valore di 2 dollari per azione se eptinezumab otterrà anche l'approvazione europea. Il pagamento concordato si traduce in un premio del 79% rispetto al prezzo di chiusura delle azioni di Alder di venerdì scorso. Le due società prevedono che l'operazione sia completata nel quarto trimestre del 2019.

Gli analisti hanno inizialmente accolto bene l’accordo, con le azioni di Lundbeck salite dell’8% alla diffusione della notizia, ma successivamente hanno  raffreddato i loro entusiasmi e a fine giornata le azioni sono poi risultate in calo dello 0,59%.

Il motivo è da ricercarsi nello scenario competitivo che vedrà çundbeck arrivare suòlò mercato in forte ritardo rispetti ai concorrenti,  e nella via di somministrazione, quella endovenosa, che contraddistingue il farmaco e che non è certo quella più gradita al paziente.

Il capo di Lundbeck, Deborah Dunsire, non è tuttavia dello stesso parere e oggi durante la teleconferenza con gli analisti finanziari ha spiegato che la via di somministrazione, a suo parere, non sarebbe una barriera all'affermazione del farmaco. A favore del farmaco giocherebbe la sua velocità di azione e il fatto che una parte dei pazienti potrebbe non volersi auto-iniettare le terapie sottocutanee. Ha aggiunto che, siccome i pazienti con emicrania sono di solito visitati ogni trimestre dai loro medici, eptinezumab dovrebbe adattarsi perfettamente all’attuale schema di cura.

Alder, in qualità di azienda focalizzata sulla neurologia con un farmaco in fase avanzata di sviluppo, è stata spesso presente nelle liste di obiettivi degli obiettivi di aziende biotech da acquisire compilate dagli analisti di Wall Street.

Avendo portato eptinezumab fino alla vigilia dell’approvazione dell’Fda, Alder aveva di fronte a sé la prospettiva di lanciare un inibitore CGRP in un mercato già affollato da farmaci simili e in cui erano già presenti tre temibili competitor: Amgen (erenumab), Eli Lilly (galcanezumab) e Teva (fremanezumab). Adesso la sfida di dover affermare il farmaco si sposterà a Lundbeck. I manager dell'azienda ritengono che il farmaco abbia le caratteristiche per diventare un prodotto blockbuster, anche alla luce dell’esperienza dell’azienda nel settore neurologico e della sua forza commerciale in questo ambito.

Lundbeck prevede di presentare eptinezumab ai regolatori europei nel 2020. L’azienda danese continuare a sviluppare ALD1910, un trattamento preclinico dell'emicrania progettato per inibire il PACAP, il peptide dell'ipofisi che attiva l'adenilato ciclasi (PACAP).

La classe dei farmaci anti CGRP sta incominciando a incontrare un buon successo di mercato e le vendite negli Usa quest’anno dovrebbero toccare , per i tre farmaci considerati complessivamente, il miliardo di dollari. In prospettiva, potrebbero arrivare a vendite annue per $5 miliardi.

Mentre i tre farmaci anti CGRP attualmente in commercio sono tutti somministrati per via sottocutanea, eptinezumab viene somministrato sotto forma di infusione endovenosa trimestrale.

Oltre a questi quattro farmaci, l’anno prossimo l'Fda dovrebbe approvare atogepant, un anti CGRP attivo per via orale sviluppato da Biohaven Pharmaceutical e Allergan, aggiungendo potenzialmente una maggiore concorrenza alla classe terapeutica. Insomma, per Lundbeck affermare il valore di eptinezumab sarà una bella battaglia.

Lundbeck ha concluso due accordi di M&A per espandere la pipeline di neuroscienze dell'azienda. In maggio, ha finalizzato un'acquisizione di Abide Therapeutics per 250 milioni di dollari. La lettura dei dati del principale candidato farmaco di Abide è prevista per il prossimo anno da uno studio di fase 2a nella sindrome di Tourette.

L’azienda danese potrebbe continuare la ricerca di nuovi farmaci per esapndere la sua pipeline. Ha 4-5 miliardi da spendere e Dunsire ha detto che Lundbeck continuerà a guardare a potenziali obiettivi. Ha aggiunto che potrebbero essere in vista accordi di licenza e partnership così come M&A. Invece, le grandi acquisizioni sarebbero per ora fuori discussione.