Chi pensa a Samsung come a un produttore di Tv, computer e cellulari si sbaglia di grosso. Il gigante sud coreano è una conglomerata presente in diversi settori, tra cui anche la medicina high tech. Lo scorso mese di maggio, Samsung insieme a Quintiles, che detiene il 10% della società, ha formato una nuova divisione che prende il nome di Samsung Biologics.

Senza perdere tempo, Samsung Biologics ha appena siglato un accordo da 300 milioni di dollari con Biogen Idec per stabilire una joint venture che avrà lo scopo di sviluppare, produrre e commercializzare farmaci biosimilari. La nuova società avrà la sede in Corea.

In questa unione, Samsung avrà il ruolo principale mentre Biogen Idec contribuirà con la sua expertise nella produzione e ingegnerizzazione delle proteine. I termini dell’accordo prevedono che Samsung contribuisca con $255 milioni e il restanti 45 milioni verranno versati da Biogen Idec, che avrà il 15% della joint venture. La partnership utilizzerà anche una parte dell’eccesso di capacità produttive di uno stabilimento danese di Biogen Idec.

Per la produzione di biosimilari, Samsung sta già costruendo un impianto biofarmaceutico situato nel Sud della Corea nella ‘Incheon Free Economic Zone'. Le attività produttivie inizieranno nel 2013 e la vendita dei biosimilari dovrebbe iniziare nel 2016.

Tae-Han Kim, CEO di Samsung Biologics, ha dichiarato «Uno dei nostri obiettivi è quello di aiutare i pazienti di tutto il mondo, aumentando l’accessibilità e la convenienza dei farmaci esistenti. Dal momento che in molte aree del mondo i farmaci più venduti sono biologici, lo sviluppo e la realizzazione prodotti biosimilari di alta qualità è fondamentale. Combinando l’esperienza Biogen Idec in farmaci biologici con il nostro senso degli affari e la nostra esperienza di successo nello sviluppo di nuovo business, stiamo facendo un significativo passo per diventare un attore importante nell’industria biofarmaceutica investendo in un importante motore di crescita per la nostra azienda».

Samsung è una conglomerata che fattura 220 miliardi di dollari l’anno i cui settori di attività spaziano dall’elettronica di consumo, alla finanza alle assicurazioni. Nel maggio del 2011, Samsung ha annunciato che il settore biofarmaceutico è uno dei cinque sui quali l’azienda basa il proprio sviluppo futuro. Gli altri tre sono  tecnologie che hanno a che fare con lo sviluppo ambientale e i l business dei medica devices. Entro il 2020 ha intenzione di investirvi circa 2 miliardi di dollari. Visto quello che sono stati capaci di fare con i cellulari, al posto delle big pharma inizierei a preoccuparmi