La società farmaceutica tedesca Stada ha chiuso una serie di accordi finalizzati ad ampliare il suo portafoglio di biosimilari.

Tra i nuovi prodotti entrati a far parte del listino aziendale, anche il biosimilare di teriparatide che però potrà essere lanciato solo nel 2019, alla scadenza del brevetto.

Teriparatide biosimilare è frutto di un accordo con la società Richter-Helm BioTec. Il farmaco antiosteoporosi è commercializzato da Lilly con il marchio Forsteo. Nel 2013 il farmaco ha generato un fatturato di 1,245 miliardi di dollari.

Teriparatide è un polipeptide sintetico, ricombinante, dell'ormone umano paratiroideo ed è costituito dal frammento aminoacidico 1-34 dell'ormone umano paratiroideo (hPTH 1-34), che rappresenta la porzione N-terminale e biologicamente attiva. Teriparatide acetato può essere utilizzato come farmaco nel trattamento di forme di grave osteoporosi, così come in ambito diagnostico per via endovenosa nella diagnosi differenziale dell'ipoparatiroidismo e dello pseudoipoparatiroidismo.

Stada ha iniziato a occuparsi di biosimilari già da diversi anni e nel 2008 aveva messo in commercio il biosimilare dell’epoietina. Nel corso del 2014 ha invece messo in commercio il biosimilare del filgrastim.

Il mercato dei biosimilari è ancora in fase embrionale. In Germania, uno dei Paesi dove se ne vendono di più, il fatturato di questi farmaci è di circa 80 milioni di euro. I big players del settore, che naturalmente confidano nella sua rapida espansione, sono Teva e Sandoz.