Diabete - Endocrinologia

Diabete tipo 2, trattare la depressione migliora il controllo glicemico

Nei pazienti affetti sia da diabete di tipo 2 sia da depressione, l'uso di farmaci antidepressivi è associato a un miglioramento del controllo glicemico, stando ai risultati di uno studio retrospettivo osservazionale pubblicato di recente sulla rivista Family Practice.

Nei pazienti affetti sia da diabete di tipo 2 sia da depressione, l'uso di farmaci antidepressivi è associato a un miglioramento del controllo glicemico, stando ai risultati di uno studio retrospettivo osservazionale pubblicato di recente sulla rivista Family Practice.

"In un setting di medicina generale, due pazienti su tre non sono in grado di mantenere il livello di controllo glicemico raccomandato dall’American Diabetes Association (HbA1c < 7%), anche con un trattamento intensivo e sistematico" scrivono gli autori (guidati da Jay A. Brieler, della Saint Louis University) nell’introduzione. "Di conseguenza, l’ADA, nelle sue linee guida sulla pratica clinica, invita a utilizzare trattamenti complementari, tra cui antidepressivi e trattamenti per ridurre lo stress, che favoriscono il mantenimento di un buon controllo glicemico".

In questo studio, Brieler e i colleghi hanno valutato le cartelle cliniche relative a visite ambulatoriali effettuate da medici di medicina generale tra il 2008 e il 2013 in 1399 pazienti adulti (con un’età media 61,6 anni) affetti da diabete di tipo 2, di cui 265 soffrivano anche di depressione e 1134 no, al fine di determinare l'effetto dei farmaci antidepressivi sul controllo glicemico. Nel gruppo dei pazienti diabetici depressi, 225 erano in terapia con farmaci antidepressivi, mentre 40 non facevano alcun trattamento contro la depressione.

Analizzando i dati è emerso che il 51% dei pazienti diabetici in trattamento con antidepressivi aveva valori di HbA1c entro il target contro il 42,7% di quelli non depressi e il 34,6% di quelli depressi, ma non trattati.

Rispetto ai pazienti con depressione non trattata, quelli trattati avevano una probabilità quasi doppia di avere valori di HbA1c entro il target (OR 1,95; IC al 95% 1,02-3,71). Anche nei pazienti non depressi i ricercatori hanno evidenziato una maggiore probabilità di aver raggiunto il controllo glicemico rispetto a quelli con depressione non trattata (OR 1,37; IC al 95% 0,74-2,54).

La presenza di un disturbo d'ansia (OR 2,12; IC al 95% 1,31-3,45) e l’età (OR 1,01; IC al 95% 1-1,02) hanno mostrato un’associazione positiva con il controllo glicemico, mentre la prescrizione di insulina (OR 0,17; IC  al 95% 0,28-0,49) e di un qualsiasi altro farmaco antidiabetico (OR 0,37; IC al 95% 0,28-0,49) sono risultati negativamente associati con il controllo dei valori di HbA1c.

"I nostri dati indicano che la terapia farmacologica per la depressione nel diabete di tipo 2 è associata a un migliore controllo glicemico” concludono i ricercatori.

Inoltre, aggiungono Brieler e i colleghi, il loro studio suggerisce che l'investimento di risorse per la ricerca in cui si utilizza questo approccio clinico-epidemiologico è giustificato. 

Infine, scrivono i ricercatori, “i nostri risultati rafforzano il concetto di porre l'accento sul riconoscimento e il trattamento della depressione nei pazienti diabetici da parte dei medici di medicina generale”.

J.A. Brieler, et al. Antidepressant medication use and glycaemic control in co-morbid type 2 diabetes and depression. Fam Pract. 2016;doi:10.1093/fampra/cmv100.
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