Le donne sottoposte a chirurgia di ricostruzione vaginale provano meno dolore se il giorno dopo l’intervento ricevono la PCA (Patient Controlled Analgesia), un sistema di somministrazione degli analgesici per via parenterale che, eliminando l'osservatore, generalmente un infermiere, rende il paziente autonomo nel decidere se somministrarsi o meno la dose di analgesico. Lo dimostra uno studio condotto presso il Good Samaritan Hospital di Cincinnati dove è stata sperimentata la pratica, pubblicato su American Journal of Obstetrics & Gynecology.

Il trial ha arruolato 59 pazienti sottoposte a ricostruzione vaginale chirurgica con o senza isterectomia vaginale. Tutte le partecipanti hanno ricevuto infiltrazioni locali di lidocaina ed epinefrina in corrispondenza della dissezione, tre dosi di ketorolac al giorno della chirurgia e ibuprofene ogni 8 ore fino alla dimissione. Inoltre, le partecipanti hanno avuto la possibilità di fare uso di idromorfina, somministrata mediante PCA (0,2 mg per la dose iniziale che la paziente poteva autosomministrarsi, con un intervallo tra una dose e l’altra di almeno 8 minuti e una dose massima cosnentuta nelle 4 ore di 5 mg oppure attraverso iniezioni effettuate da un infermiere alla dose da 0,5 mg ogni due ore. Tutte le pazienti avevano la possibilità di ricevere narcotici per il breakthrough pain.

Il grado di dolore e di soddisfazione delle pazienti sono stati misurati attraverso una scala analogica visiva (VAS) di 100 mm.

Delle 54 pazienti che hanno completato lo studio, 30 hanno ricevuto la PCA e 24 gli analgesici somministrati dall’infermiere (nurse-administeres analgesia, NAA). I due gruppi avevano caratteristiche demografiche, di BMI e parametri perioperatori simili. Anche il livello di dolore all’arrivo in ospedale era simile per i due gruppi di pazienti analizzati.

Alle 8 del mattino del giorno seguente alla chirurgia le partecipanti che avevano ricevuto la PCA mostravano un punteggio migliore della scala VAS di misurazione del dolore, rispetto ai controlli (25 vs 39 mm, p=0,007).

L’80% delle pazienti è stato dimesso il giorno dopo l’operazione. Al secondo giorno dopo la dimissione le pazienti rimaste in ospedale non facevano uso elevato di idromorfina e il livello del dolore non era differenti dalle donne appartenenti al gruppo NAA. Al giorno 14 non sono state osservate differenze tra i due gruppi analizzati.

Le donne di entrambi i gruppi erano ugualmente soddisfatte del trattamento ricevuto.

Le donne assegnate alla PCA avevano fatto maggiormente uso di idromorfina, rispetto ai controlli (1,8 mg vs 0,79 mg, P=0,003 al giorno dell’intervento e 1,77 mg vs 0,68 mg p<0,001 il giorno successivo alla chirurgia).

La PCA (Patient Controlled Analgesia) è un sistema di somministrazione degli analgesici per via parenterale. Questa tecnica, già in uso per la terapia del dolore da parto e post operatorio, eliminando l'osservatore, generalmente un infermiere, rende il paziente autonomo nel decidere se somministrarsi o meno la dose di analgesico.

Il sistema di erogazione PCA può essere adattato sia alla via endovenosa che a quella sottocutanea, che a quella spinale. In tutti i casi devono però essere fissati alcuni parametri:
- tipologia di infusione: i migliori sistemi di infusione devono soddisfare diverse modalità operative (somministrazione di boli, infusione continua con possibilità di somministrazione di boli, infusione continua solamente);
- " lock out time " : ovvero l'intervallo di tempo prefissato tra le dosi incrementali;
- la quantità di farmaco che deve essere erogata in infusione continua (in ml/hr.);
- la quantità di farmaco che deve essere erogata come dose bolo (in ml totali). T

Tutti questi parametri devono essere fissati in base alla via prescelta per l'infusione, al farmaco che si desidera somministrare ed alla sua cinetica in quel compartimento, al tipo di paziente ed al tipo di dolore presente.

Catrina C. Crisp et al., Patient-controlled versus scheduled, nurse-administered analgesia following vaginal reconstructive surgery: a randomized trial, American Journal of Obstetrics & Gynecology
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