Nei pazienti con artrosi precoce sintomatica (OA), il dolore e la funzione fisica rimangono abbastanza stabili in media per 4 o 5 anni, specialmente nei soggetti con lenta progressione radiografica. La progressione radiografica veloce (≥ 2 punti del grado Kellgren & Lawrence [K & L]), è, invece, associata ad un aumento costante del dolore e a riduzione della funzione fisica. Questo è quanto riportato da uno studio comparativo a due coorti pubblicato su Annals of the Rheumatic Diseases.

L’artrosi è una malattia caratterizzata da dolore articolare che peggiora con il movimento dell’articolazione e migliora con il riposo. In fase più tardiva il dolore compare anche a riposo. Le articolazioni più frequentemente interessate sono: la colonna vertebrale, l’anca, il ginocchio, le dita delle mani e dei piedi.

I disturbi causati dall’artrosi sono caratterizzati dal dolore dell’articolazione colpita e da difficoltà nel movimento.
È importante distinguere tra presenza di artrosi nelle lastre radiologiche, che può essere completamente silenziosa, e artrosi sintomatica, cioè che provoca diversi disturbi.

Ci sono dei segni sulle radiografie tipici del danno artrosico e la loro presenza rafforza l’ipotesi della causa artrosica del dolore; non sono pero’ mai stati effettuati studi di collegamento tra il peggioramento del dolore e della funzione dell’articolazione con visualizzazioni radiografiche.

Sulla base dei dati provenienti da quasi 2.300 partecipanti provenienti da 12 centri coinvolti nella iniziativa denominata Osteoarthritis Initiatives (OAI) e nello studio Cohort Hip and Cohort Knee study (CHECK), questo studio olandese ha avuto lo scopo di ampliare la sparse informazioni sulle interazioni tra danno articolare e radiografico, l'evoluzione del dolore e la funzione fisica.
Come hanno scritto gli autori: "Il dolore al ginocchio è spesso il primo segno di osteoartrosi del ginocchio, ed è noto che la sua evoluzione può essere molto diversa tra i pazienti”.
I partecipanti, di età tra i 45 e i 65 anni, con dolore o rigidità del ginocchio o dell'anca (sintomatici) sono stati valutati per i due esiti, dolore e funzione attraverso il Western Ontario e McMaster Universities Artrite Index (WOMAC) al basale e di nuovo al follow-up (per la coorte OAI, a 4 anni; per i partecipanti allo studio CHECK, a 5 anni).

Le coorti erano formate da 805 pazienti, per la coorte CHECK (anni 2002-2005), e 1.483 dal sottogruppo OAI (anni 2004-2006).
Le valutazioni radiografiche sono state effettuate con la classificazione di Kellgren Lawrence che si basa appunto sulla valutazione delle radiografie standard in anteroposteriore e sotto carico bipodalico.
La scala di Kellgren Lawrence classifica l’artrosi del ginocchio in 5 gradi di successiva maggiore gravità, i parametri utilizzati sono la riduzione dello spazio articolare e la presenza di osteofiti.

I dati di tutti i partecipanti derivavano da almeno due visite e tutti avevano una linea di base K & L di 0/1 (gradi più bassi della scala), gli unici due gradi presenti in entrambe le coorti all’inizio dello studio. Tutti sono stati sottoposti a radiografie postero-anteriore di entrambi i giunti femoro-tibiali per valutare le ginocchia; il cambiamento radiografico è stato misurato dal basale al follow-up. La gravità al basale è stata definita come il ginocchio col più alto grado K e L.

Nello studio sono state considerate anche variabili potenzialmente confondenti come il sesso, l’indice di massa corporea, l'età, l'istruzione, il numero di ore lavorate alla settimana, la razza (caucasica, nera, asiatica, etc) e il dolore all'anca.

È interessante notare che i pazienti della coorte CHECK avevano meno danno radiografico di base (K & L ≥ 2) rispetto al sottogruppo OAI, ma al follow-up presentavano un maggior numero di cambiamenti radiografici (51% contro 15% sull’aumento di almeno 1 punto K & L; p<0.001).

In oltre quattro anni di follow-up, il dolore e la funzionalità fisica sono rimasti abbastanza stabili in entrambe le coorti e i partecipanti della coorte OAI hanno continuato ad avere meno dolore e meno problemi funzionali rispetto alla controparte della coorte CHECK.

Durante il follow-up, il gruppo CHECK ha sviluppato maggiori cambiamenti radiografici: il 51% ha avuto un aumento di almeno un grado K e L contro solo il 15% nel sottogruppo OAI (p<0.001).
Rapidi cambiamenti radiografici (≥ 2 gradi K & L in 4/5 anni), tuttavia, hanno avuto lo stesso effetto negativo sul dolore e sulla funzione in entrambi i gruppi.
Dopo 5 anni, il gruppo CHECK è stato sottoposto a 33 protesi articolari (17 all’anca, 16 al ginocchio), mentre il più ampio sottogruppo OAI è stato sottoposto a 30 sostituzioni (18 di anca, 12 di ginocchio).
Nel corso del tempo, c'è stata una leggera diminuzione della funzione nel totale del gruppo ma i pazienti OAI avevano un punteggio WOMAC più basso (9,7) che indica una funzione migliore.
In tutti i partecipanti, il primo anno di follow-up è stato associato con un punteggio del dolore di 0,3 punti inferiore a rispetto al basale, e i partecipanti OAI hanno mostrato un punteggio di dolore di 2,6 punti inferiore al gruppo CHECK.

Le differenze riportate per quanto riguarda il dolore e la funzione non possono essere spiegate da differenze di base di età, indice di massa corporea, sesso, razza, ore di lavoro o dolore all'anca.
Gli autori hanno sottolineato che: "Questi risultati suggeriscono che non era tanto la presenza di danno articolare al ginocchio che era importante per l'evoluzione del dolore e della funzione, ma piuttosto il peggioramento del danno articolare nel medio termine”. Inoltre, una lenta progressione con il cambio di un punto nel grade K & L non ha avuto alcun impatto sulle due misure di outcome.

"Apparentemente-hanno aggiunto gli autori- ci deve essere un grande cambiamento nel deterioramento strutturale per avere un effetto sull'evoluzione del dolore e della funzione".
Tra i limiti di questo studio, affermano gli autori, vi è il fatto che" il tempo di follow-up per la valutazione del cambiamento radiologico è leggermente diverso tra le coorti "e che le letture ai raggi X negli Stati Uniti sono state eseguite da lettori differenti rispetto a quelli dei Paesi Bassi.

La dr.ssa Janet Wesseling, del reparto di reumatologia e immunologia clinica presso l'University Medical Center di Utrecht e autore dello studio ha dichiarato: "per il medico, questi risultati possono fornire una legittimazione per il trattamento sintomatico ".

In conclusione, in pazienti con artrosi 'precoce sintomatica' un rapido cambiamento radiologico (cambiamento di ≥2 gradi di K & L in 4 o 5 anni) è legato al peggioramento del dolore e della funzione.

Emilia Vaccaro

Wesseling J. et al "Worsening of pain and function over 5 years in individuals with 'early' OA is related to structural damage: data from the Osteoarthritis Initiative and CHECK (Cohort Hip and Cohort Knee) study" Ann Rheum Dis 2015;74: 346353; DOI: 10.1136/annrheumdis2013203829
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