La commissione Sanità del Consiglio regionale del Veneto ha unanimemente approvato il progetto di legge che consente la distribuzione gratuita negli ospedali e nelle farmacie di farmaci e preparati galenici a base di cannabinoidi, utilizzati in particolare nella terapia del dolore e nelle cure palliative, ma anche dai malati di Sla e distrofia muscolare.

''Dotare il Veneto di una legge applicativa in tale senso rappresenta una scelta di civiltà - spiega Pietrangelo Pettenò di Sinistra veneta, che ha presentato la legge- che consentirà ai malati e al servizio pubblico della nostra regione di non dipendere esclusivamente dalle importazioni dall'estero per l'approvvigionamento della cannabis medicinale, con grandi risparmi di tempo e di costi e riduzione degli enormi disagi ai quali sono sottoposti i malati che necessitano di tale tipo di farmaci''.

«L’uso della cannabis a scopo terapeutico in Italia è già possibile dal 2007 - ha detto Pettenò - ma non esistono farmaci di produzione nazionale, bisogna importarli e i pazienti se li devono pagare. In attesa che lo Stato decida in quale fascia inserire questi farmaci, la proposta è che sia la Regione Veneto a disciplinarne l’uso. E spetterà alla giunta stabilire i criteri e le procedure. Dotare il Veneto di una legge applicativa in tale senso rappresenta una scelta di civiltà che consentirà ai malati e al servizio pubblico della nostra regione di non dipendere esclusivamente dalle importazioni dall’estero per l’approvvigionamento della cannabis medicinale, con grandi risparmi di tempo e di costi e riduzione degli enormi disagi ai quali sono sottoposti i malati che necessitano di tale tipo di farmaci».

Per diffondere i farmaci con il principio attivo della cannabis, la Regione ha stabilito di investire, per i prossimi mesi del 2012, 100mila euro. Inoltre, il progetto di legge licenziato dalla commissione prevede, infatti, la stipula di una convenzione con il Centro di ricerca per le colture industriali di Rovigo e lo Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze, per la produzione e l'acquisizione diretta dei cannabinoidi ad uso terapeutico,

L'iniziativa legislativa, se confermata dal voto finale dell'aula, farà del Veneto la seconda regione in Italia, dopo la Toscana, che da' attuazione concreta alle disposizioni ministeriali del 2007 che hanno riconosciuto la valenza terapeutica dei derivati dalla cannabis. La legge presente in Toscana prevede la stipula di una convenzione con il centro ricerca per le colture industriali di Rovigo e lo stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze, per la produzione e acquisizione diretta della cannabis, utilizzata in particolare nella terapia de dolore e nelle cure palliative, ma anche dai malati di SLA e di distrofia muscolare.