Dolore

Dolore cronico, può essere una conseguenza del dormire poco

Le persone che dormono male hanno una probabilità più elevata di sviluppare una condizione cronica di dolore con peggioramento della salute fisica. E' quanto suggerisce una review inglese pubblicata sulla rivista Sleep Medicine Review.

Le persone che dormono male hanno una probabilità più elevata di sviluppare una condizione cronica di dolore con peggioramento della salute fisica. E’ quanto suggerisce una review inglese pubblicata sulla rivista Sleep Medicine Review.

Recenti studi longitudinali hanno evidenziato che la carenza di sonno è un fattore di rischio per l’ insorgenza di diversi problemi di salute, tra cui condizioni di dolore inabilitante.

Nello stabilire il ruolo causale di variazioni nel sonno sul dolore, resta da chiarire se il deterioramento del sonno nel tempo possa far sviluppare dolore e se il miglioramento del sonno possa mitigare questo dolore.

In questa revisione sistematica della letteratura, eseguita consultando i database PubMed MEDLINE, Ovid EMBASE e Proquest PsycINFO, sono stati identificati 16 studi longitudinali che hanno coinvolto 61.000 partecipanti.

Gli studi hanno valutato l'effetto dei cambiamenti del sonno (simulando il deterioramento del sonno, la stabilità del sonno e il miglioramento del sonno) sui successivi esiti correlati al dolore nella popolazione generale.

I risultati hanno mostrato che un calo della qualità del sonno e della quantità di sonno è associato a un aumento di due o tre volte nel rischio di sviluppare una condizione di dolore, lievi aumenti dei livelli di marcatori infiammatori e un declino dello stato di salute fisico auto-segnalato.

Una meta-analisi esplorativa ha, inoltre, rivelato che il deterioramento del sonno è stato associato a un peggior funzionamento fisico, mentre il miglioramento del sonno è stato associato a benefici nelle attività fisiche.

La revisione consolida gli studi che suggeriscono come cambiamenti nel sonno sono associati prospettivamente al dolore e sottolinea la necessità di ulteriori indagini longitudinali sull'impatto a lungo termine dei miglioramenti del sonno.

"Sonno e dolore sono due dei più grandi problemi di salute della società odierna. Il dolore è noto per interferire con il sonno. Questo nuovo studio mostra che l'impatto del sonno sul dolore è spesso più grande dell'impatto del dolore sul sonno. Disturbi del sonno contribuiscono a problemi nella capacità di elaborare e affrontare il dolore”, ha dichiarato l'autore dello studio, Esther Afolalu dell'Università di Warwick a Coventry.

La dr.ssa Afolalu e i suoi colleghi, esaminando i 16 studi, hanno valutato gli effetti dei cambiamenti del sonno, nel lungo periodo, sul dolore, la funzione immunitaria e la salute fisica. La metà dei partecipanti è stata seguita per almeno quattro anni e mezzo.

Nel complesso, le riduzioni del sonno hanno portato a risposte non efficaci contro batteri, virus e altre sostanze estranee, infiammazione, livelli più elevati di cortisolo e altri biomarcatori correlati al dolore, stanchezza e peggioramento della salute.

L'insonnia è stata collegata a raddoppio del rischio di disturbi cronici e problemi di frattura dell'anca,
Allo stesso tempo, i ricercatori non hanno trovato collegamenti tra il sonno aumentato e la diminuzione del dolore o dell’artrite, anche se hanno trovato che il miglioramento del sonno è stato associato a un miglior funzionamento fisico.

Una limitazione dell'analisi è che gli studi si sono basati su quanto raccontato dai partecipanti. Inoltre, gli studi non hanno utilizzato tutti gli stessi strumenti per misurare la qualità e la quantità di sonno.

I ricercatori hanno sottolineato che studi futuri dovrebbero esaminare modelli di sonno per diversi gruppi di persone e come questo influenza la salute.
I ricercatori al momento stanno analizzando i dati dell'indagine longitudinale per comprendere eventuali collegamenti tra sonno, insonnia e salute per le persone affette da artrite.

“Ulteriori studi dovrebbero anche indagare come la carenza di sonno sia collegata a dolore cronico”, ha affermato la dr.ssa Monika Haack, che studia il sonno, il dolore e l'infiammazione presso l’Harvard Medical School di Boston.

La dr.ssa Haack, che non era coinvolta in questo studio, ha precisato: "È importante identificare se esiste una modalità di sonno più pericolosa per l’insorgenza di dolore. Ad esempio, sarebbe importante rispondere alla domanda se il sonno disgregato (con risvegli frequenti e intermittenti per tutta la notte) abbia un impatto maggiore di un sonno corto ma consolidato "

Haack e colleghi recentemente hanno riportato sulla rivista Pain che limitare il sonno nei giorni feriali e recuperare nei fine settimana poterebbe a maggiore dolore.  Inoltre, sempre da questo ulteriore studio emerge che in coloro che già soffrono di dolore cronico, è di fondamentale importanza includere strategie di miglioramento del sonno.".

Esther F. Afolalu et al. Effects of sleep changes on pain-related health outcomes in the general population: A systematic review of longitudinal studies with exploratory meta-analysis.

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