Dolore

Dolore da problematiche odontoiatriche, elevato consumo di oppiacei soprattutto in Usa

Uno studio americano pubblicato sull'American Journal of Preventive Medicine ha evidenziato che i pazienti adulti con problemi odontoiatrici fanno spesso uso di oppiacei per un tempo spesso superiore a quello raccomandato nella prescrizione medica e pari a 3 giorni.

Uno studio americano pubblicato sull'American Journal of Preventive Medicine ha evidenziato che i pazienti adulti con problemi odontoiatrici fanno spesso uso di oppiacei per un tempo spesso superiore a quello raccomandato nella prescrizione medica e pari a 3 giorni.

La maggior parte del dolore dentale postoperatorio è di natura acuta e accompagnato da lesioni ai tessuti e infiammazione.
Secondo l'American Dental Association, gli analgesici non oppioidi come i farmaci antinfiammatori non steroidei dovrebbero essere considerati il farmaco di scelta per la gestione acuta del dolore di routine.

In contrasto con questa guida, i dentisti spesso raccomandano e prescrivono oppioidi rispetto ai farmaci antinfiammatori non steroidei; l'analgesico più frequentemente prescritto per la gestione del dolore dopo estrazioni di terzo molare sono combinazioni di oppioidi (ad es. idrocodone / acetaminofene).


Vari studi hanno indicato che i dentisti sono tra i principali prescrittori di oppioidi.
Quando questi farmaci sono davvero necessari, le linee guida nazionali raccomandano la prescrizione di oppioidi a basso dosaggio per un breve periodo.
Questo studio ha valutato la prescrizione appropriata di oppioidi da parte dei dentisti prima dell'implementazione delle linee guida.

Katie J. Suda, Del VA Pittsburgh Healthcare System, e colleghi hanno condotto un'analisi trasversale su un campione basato sulla popolazione di 542.958 visite di pazienti afferenti a cliniche per la cura dentale negli Stati Uniti tra il 2011 e il 2015.

L’utilizzo degli oppioidi da prescrizione è stato accertato usando le indicazioni della farmacia, con dati e prescrizioni che sono stati confrontati per valutare l’appropriatezza con quanto riportato dalle linee guida del 2016 dell’US Centers for Disease Control and Prevention per la gestione del dolore.
Sono stati esclusi i pazienti con ricovero recente, trattamento attivo del cancro o condizioni di dolore cronico.

I ricercatori hanno scoperto che il 29% degli oppioidi prescritti ha superato l'equivalente di morfina raccomandato per un'adeguata gestione del dolore acuto.
Il 53% degli oppioidi prescritti ha superato la tempistica di prescrizione raccomandata pari a tre giorni.

Lo studio ha evidenziato che i pazienti a cui venivano maggiormente prescritti oppiacei in maniera impropria apparteneva alla fascia di età compresa tra 18 e 34 anni, nella maggior parte dei casi erano uomini e risiedevano negli Stati Uniti meridionali e l’oppioide più prescritto in maniera non appropriata era l’ossicodone.

Durante il periodo di studio, si è osservato un aumento della percentuale di oppioidi che ha superato gli equivalenti di morfina raccomandati, mentre non vi è stato alcun cambiamento nella percentuale di oppioidi utilizzati per più di tre giorni come da raccomandazione medica.

Gli autori hanno evidenziato che circa la metà dei pazienti hanno ricevuto prescrizioni di oppioidi incompatibili con quanto descritto nelle linee guida sull'uso appropriato degli oppioidi per il dolore acuto.

Secondo i dati forniti dallo studio sono urgenti e necessari interventi basati sull'evidenza da fornire ai dentisti per ridurre l'eccessiva prescrizione di oppioidi per il dolore dentale.

Suda KJ et al., Overprescribingof Opioids to Adults by Dentists in the U.S., 2011-2015. Am J Prev Med. 2020 Jan 27. pii: S0749-3797(19)30527-6. doi: 10.1016/j.amepre.2019.11.006.

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