Dolore

Dolore severo da cancro, efficace e sicuro il passaggio a tapentadolo a rilascio prolungato

I pazienti con dolore da cancro trattati con tramadolo possono passare, in maniera efficace e senza gravi effetti collaterali, al trattamento a base di tapentadolo a rilascio prolungato per una migliore terapia antalgica in caso di dolore severo. E' quanto mostrato da un gruppo di ricercatori austriaci in uno studio pubblicato sulla rivista European Journal of Pain.

I pazienti con dolore da cancro trattati con tramadolo possono passare, in maniera efficace e senza gravi effetti collaterali, al trattamento a base di tapentadolo a rilascio prolungato per una migliore terapia antalgica in caso di dolore severo. E’ quanto mostrato da un gruppo di ricercatori austriaci in uno studio pubblicato sulla rivista European Journal of Pain.

Il dolore è una componente costantemente presente nei pazienti con patologia oncologica; 2 su 3 pazienti prova dolore e in 1/3 dei casi questo dolore è moderato/severo.
Queste persone hanno, quindi, la necessità di un trattamento per lenire il dolore.

Per trattare questo tipo di dolore l’OMS ha definito un approccio sequenziale che tiene conto dell’intensità del dolore e della potenza dei farmaci.

Si parte quindi da oppiacei deboli per un dolore lieve ma, nel caso del dolore moderato/severo possono essere utilizzati oppioidi più forti.
Un lavoro precedente a quello trattato in questo articolo ha mostrato che il tapentadolo a rilascio prolungato (PR) è efficace e ben tollerato per la gestione del dolore moderato-grave nei pazienti con cancro.

In questa analisi post hoc gli autori hanno valutato l’efficacia e la tollerabilità del tapentadolo PR in pazienti in trattamento con tramadolo ma che non erano soddisfatti per qualunque ragione e avevano un’intensità del dolore superiore ai 5 punti (su una scala numerica di valutazione di 11 punti). (Pain Physician, 2014, 17, 329-343).

Nello studio originale, i pazienti eleggibili al trattamento, sono stati randomizzati (2:1) e titolati alla loro dose ottimale di tapentadolo PR (due volte al giorno, 100-250 mg) o di morfina solfato a rilascio controllato (40-100 mg, due volte al giorno) nell’arco di 2 settimane.

Questa parte dello studio si concentra sui risultati ottenuti durante il periodo di titolazione per un sottogruppo di pazienti randomizzati a tapentadolo PR dopo essere stati in trattamento con tramadolo (sottogruppo denominato tramadolo/tapentadolo) prima della randomizzazione nello studio (n=129).

I risultati di questo sottogruppo sono stati confrontati con i risultati di tutti i 338 pazienti che hanno ricevuto tapentadolo PR durante la titolazione (gruppo complessivo tapentadolo PR).

Le percentuali di risposta (responder: titolazione completata, intensità media del dolore I profili di tollerabilità erano paragonabili per entrambi i gruppi.

In conclusione, i risultati di questa analisi per sottogruppi indica che i pazienti con dolore da cancro potrebbero passare tranquillamente da un precedente trattamento con oppioidi deboli come il tramadolo ad analgesici a forte azione centrale come il tapentadolo PR, per una migliore terapia antalgica per il dolore severo. La maggioranza dei pazienti già trattati con tramadolo (~70%) sperimenta una migliore efficacia rispetto ai pazienti non trattati in precedenza con l’oppioide debole.

EV

Kress HG et al.  Direct conversion from tramadol to tapentadol prolonged release for moderate to severe, chronic malignant tumour-related pain. Eur J Pain. 2016 Apr 7. doi: 10.1002/ejp.875.

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