I risultati di uno studio presentato al congresso annuale dell’ European League Against Rheumatism (EULAR 2015) mostrano che i FANS studiati inibiscono l'ovulazione nelle donne che li assumono per dolore muscoloscheletrico lieve.
Delle donne che nello studio hanno ricevuto farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), solo una percentuale compresa tra il 6,3%  e il 27,3%  ha ovulato, contro il 100% del gruppo di controllo.

Questi risultati suggeriscono che i FANS prontamente disponibili possono avere un effetto nocivo sulla fertilità, e dovrebbero essere usati con cautela nelle donne che desiderano iniziare una gravidanza. Tuttavia, come hanno commentato molti esperti del settore, per confermare i dati servirebbero studi su popolazioni più ampie e provenienti da altre regioni del mondo.

I FANS sono tra i farmaci più comunemente utilizzati in tutto il mondo, e sono presi da oltre 30 milioni di persone ogni giorno. Disponibili anche senza prescrizione medica, i FANS sono in gran parte utilizzati per il trattamento del dolore, infiammazione e febbre , tutte caratteristiche comuni alle malattie reumatiche.

E’ noto da studi presenti in letteratura e casi clinici che i FANS rallentano l’ovulazione ed ostacolano il ciclo mestruale fino a portare in alcuni casi all’amenorrea.
Il bersaglio farmacologico dei FANS è la cicloossigenasi (COX), che catalizza la sintesi di prostaglandine. La COX-2, uno dei due isoenzimi, è attiva nelle ovaie durante lo sviluppo follicolare. Dai risultati ottenuti su modelli animali, si ipotizza che l’inibizione della COX-2 possa inibire l’ovulazione, impedire il collasso follicolare e produrre la sindrome della mancata rottura follicolare (LUF), una condizione anovulatoria caratterizzata dai segni clinici dell’ovulazione ma senza rottura del follicolo e rilascio dell’ovulo.

Le prostaglandine prodotte dalla COX-2 sembrano essere coinvolte nella rottura del follicolo maturo, mediante mobilizzazione delle cellule della granulosa e della teca interna e mediante la formazione di enzimi proteolitici. A livello centrale, le prostaglandine promuovono la sintesi ed il rilascio di LH dall’ipofisi ed RH-LH dall’ipotalamo.
La maggior parte degli studi presenti sono però relativi a modelli animali.

Questo studio ha invece riguardato 39 donne in età fertile che soffrivano di lombalgia, e che hanno ricevuto diclofenac (100 mg una volta al giorno), naprossene (500 mg due volte al giorno) ed etoricoxib (90 mg una volta al giorno) o placebo. Il trattamento è stato somministrato per 10 giorni dal giorno 10 di insorgenza del ciclo mestruale.

Sono state condotte analisi ormonali (livello di progesterone) e sul diametro del follicolo attraverso un campione di sangue e ultra sonografia, rispettivamente. Alla fine del periodo di trattamento con FANS, il follicolo dominante è rimasto intatto nel 75%, 25% e 33% delle pazienti trattate rispettivamente con diclofenac, naprossene ed etoricoxib.
La rottura del follicolo dominante, e il successivo rilascio di un ovocita (ovulo non fecondato), è essenziale affinchè si verifichi l'ovulazione.

“Dopo soli dieci giorni di trattamento abbiamo visto un calo significativo del progesterone, un ormone essenziale per l'ovulazione, in tutti i gruppi di trattamento, così come la formazione di cisti funzionali in un terzo delle pazienti” ha dichiarato il professor Sami Salman, del Dipartimento di Reumatologia, Università di Baghdad, Iraq. “Questi risultati mostrano che anche un uso a breve termine di questi popolari farmaci da banco (OTC) potrebbe avere un impatto significativo sulla capacità delle donne di avere figli. Questo deve risultare in una migliore comunicazione alle pazienti con malattie reumatiche, che assumono questi farmaci su base regolare con poca consapevolezza dell'impatto”.

In conclusione, come ha sottolineato il prof. Salman: “Questi risultati evidenziano che i FANS possono avere effetti nocivi sulla fertilità. Tutto cio’ potrebbe aprire la porta per la ricerca di una nuova contraccezione d'emergenza, con un profilo di sicurezza più favorevole di quelle attualmente in uso”.

Emilia Vaccaro

European League Against Rheumatism
Smith G, Roberts R, Hall C, Nuki G. Reversible ovulatory failure associated with development of luteinised unruptered follicles in women with inflammatory arthritis taking non-steroid-antinflammatory drugs. Br J Rheumatol 1996; 35: 458-62.
Akil M, Amos RS, Stewart P. Infertility may sometimes be associated with NSAID consumption. Br J Rheumatol 1996; 35: 76-78.