L’Fda ha dato semaforo verde a una nuova formulazione di naloxone che consente una rapida iniezione del farmaco nei casi di overdose da oppiacei.  Si tratta di una svolta visto che naloxone è stato fino ad ora disponibile solo in siringhe e in ambito ospedaliero e in altri contesti di tipo medico, quando però è spesso troppo tardi per intervenire su un paziente.

Il dispositivo, che consiste in una penna per l’auto iniezione del farmaco o per l’iniezione da parte di un famigliare o di una persona vicina al paziente, consente la somministrazione rapida di naloxone in chi ha smesso di respirare o ha perso conoscenza a causa di una dose eccessiva di oppiacei. Quando acceso, il dispositivo dà istruzioni verbali sul suo impiego, un po' come i defibrillatori automatici presenti in aeroporti e altri edifici pubblichi negli Stati Uniti.

"Si tratta di una grandissima novità", ha spiegato al New York Times Carl R. Sullivan III, direttore dei programmi di dipendenza alle droghe alla West Virginia University, secondo cui "Molte persone muoiono a causa dell’overdose da oppiacei perché il naloxone non è immediatamente disponibile per invertire gli effetti dell’eccessiva assunzione di queste sostanze".

Ma subito è polemica: "Sono preoccupato perché ci potrebbe essere un falso senso di sicurezza tra chi fa uso di droghe visto che si avrà a disposizione un dispositivo salvavita semplice da utilizzare”, ha spiegato James Rathmell, del Massachusetts General Hospital. Pur riconoscendo l'efficacia e i rischi ridotti della nuova formulazione di naloxone.

Il dispositivo, sviluppato da Kalèo, società con sede a Richmond in Virginia, potrebbe aiutare a ridurre un trend che preoccupa gli Stati Uniti, dove i decessi causati dalle droghe superano quelli provocati da incidenti stradali.

Secondo il Cdc, il Center for disease control and prevention, negli Stati Uniti, gli oppiacei e gli antidolorifici sono causa di un numero superiore di decessi rispetto all’eroina e alla cocaina insieme. E le morti da oppiacei sono quadruplicate negli ultimi 10 anni.

"Rendere questo dispositivo disponibile potrebbe salvare le vite facilitando l'uso del farmaco in situazioni di emergenza", ha dichiarato Bob Rappaport, direttore della divisione di anestesia, analgesia e dipendenza del Center for Drug Evaluation and Research dell’Fda.