L’anestesia loco-regionale sembra essere la migliore tecnica anestetica per la gestione del dolore e dell'ansia durante il recupero degli ovociti nella fecondazione in vitro.

Questo è quanto mostrato da uno studio pubblicato sulla rivista BioMed Research International in cui gli autori evidenziano che l’anestesia spinale ed epidurale sono superiori rispetto alla totale e che la MAC (monitored anesthesia care) si è mostrata come una scelta alternativa sicura migliorando anche gli outcome della procedura.

Le tecniche di riproduzione assistita sono metodi utilizzati per ottenere una gravidanza con mezzi artificiali o parzialmente artificiali. Negli ultimi decenni queste metodiche sono ampiamente utilizzate in primo luogo per il trattamento dell'infertilità.

La fecondazione in vitro (FIV) è la tecnica di fertilizzazione dei gameti maschile e femminile (spermatozoi e uova) al di fuori del corpo femminile ed è la più diffusa tecnica di fecondazione assistita. E’ composta da 5 fasi: stimolazione ovarica, raccolto degli ovociti con aspirazione dai follicoli, fertilizzazione, coltura embrionale, trasferimento dell’embrione nell’utero.

Gli anestesisti sono principalmente coinvolti nella seconda fase della procedura sopra descritta. Le donne sottoposte a prelievo transvaginale di ovociti sono ansiose e provano dolore moderato causato dalla puntura della pelle vaginale e della capsula ovarica con un ago per aspirare gli ovociti.

Per tale motivo questa fase è accompagnata da un’anestesia che può essere di vario tipo.
Gli studi condotti finora per valutare l’efficacia e la sicurezza delle diverse tecniche anestetiche hanno portato risultati contrastanti.

La presente revisione ha indagato l'attuale letteratura (fino al 2014) per quanto riguarda l'effetto dell'anestesia tradizionale e l'approccio della medicina alternativa sull'esito della fecondazione in vitro per “eleggere” il metodo migliore.
Sono stati valutati l’efficacia e gli effetti tossici su: gravidanza, tassi di fecondazione, e il numero e la qualità degli ovociti recuperati.

Innanzitutto sono stati ricercati per parola chiave gli studi pubblicati su Pubmed e ISI Expanded.
Le tecniche anestetiche utilizzate durante la FIV secondo gli studi analizzati sono prevalentemente: anestesia loco-regionale (spinale, epidurale, e blocchi nervosi), anestesia generale (GA),MAC e sedazione
La Mac è una procedura in cui il paziente viene sottoposto a tecniche di anestesia locale o locoregionale associate a procedure di sedo-analgesia.

Dall’analisi dei dati è evidente che l'uso dell’ anestesia spinale migliora l’esito della FIV.
I blocchi nervosi (ovarico e paracervicale) come metodo aggiuntivo per alleviare il dolore si sono rivelati sicuri sulla riuscita della fecondazione.
L'anestesia epidurale non è comunemente utilizzata, ma è risultata una scelta alternativa sicura, in quanto non è stata associata a effetti tossici.

Gli studi sulla potenziale tossicità dell’anestesia generale hanno, invece, dato risultati contrastanti.
MAC è risultata ben tollerata e facile da effettuare nella procedura di aspirazione degli ovociti.

In particolare, la MAC con remifentanil ha mostrato di essere collegata a un tasso di gravidanza maggiore rispetto alla GA in un’ analisi retrospettiva dei dati oltre a essere un anestetico sicuro.

Gli autori hanno sottolineato che la fecondazione in vitro è una procedura di breve durata quindi gli anestetici ideali dovrebbe avere una rapida insorgenza d'azione e tempi di recupero rapidi.
Non devono, inoltre, accumularsi nel liquido follicolare e non devono avere effetti tossici sull’outcome.

Per quanto riguarda le benzodiazepine, il midazolam è la più utilizzata durante il recupero degli ovociti e il diazepam ha il suo ruolo di agente di premedicazione. Purtroppo, la bibliografia sugli effetti tossici delle benzodiazepine sugli esiti della FIV è povera e nessuno studio ha incontrato i criteri di selezione di questa revisione.

Nel caso degli anestetici intravenosi, propofol è probabilmente una scelta sicura, ma è raccomandato un uso prudente anche perché tale molecola si accumula nel fluido follicolare. Tiopentale si è dimostrato un’ alternativa sicura al propofol, in quanto non è stato associato ad effetti tossici. Non ci sono dati sulla ketamina ed etomidate.

Oltre al propofol, anche tiopentale, midazolam, fentanil e alfentanil possono accumularsi nel fluido follicolare. Questo può essere usato solo come un indice indiretto della potenziale tossicità ma non può dimostrare un reale effetto tossico sul risultato.

Per quanto riguarda gli oppioidi, quelli di uso più frequente sono risultati fentanyl, alfentanil e remifentanil, a causa del loro profilo farmacocinetico che migliora la velocità dell'anestesia.

La petidina viene utilizzato in alcuni casi, come agente di premedicazione. Alfentanil o remifentanil non sono risultati associati a effetti negativi su tasso di fecondazione, sviluppo dell’embrione o tasso di gravidanza clinica.
Remifentanil nella pratica clinica è superiore al fentanil.

In conclusione, gli studi in letteratura su diverse tecniche anestesiologiche e diversi agenti non sono riusciti a dare risalto alla metodica ideale.

Gli autori sottolineano che la pratica migliore è l'uso prudente degli agenti anestetici. La loro potenziale tossicità non è ben stabilita negli esseri umani, anche se alcuni studi riportano effetti indesiderati sugli esiti della fecondazione in vitro.
La conoscenza sulle tecniche di agopuntura per gli esiti di FIV non è abbastanza ampia a chiara per emettere delle conclusioni. Ulteriori indagini dovrebbe chiarire i meccanismi alla base dell’ azione e la probabilità di effetti negativi o benefici sul risultato riproduttivo.
Emilia Vaccaro