Dolore

Fibromialgia, ansia e depressione più che raddoppiate nei pazienti, specialmente se donne

Il rischio di sviluppare ansia e depressione a seguito di una diagnosi di fibromialgia è molto più elevato rispetto alla popolazione generale, in particolar modo nelle donne. Sono i risultati di uno studio spagnolo pubblicato sulla rivista Healthcare.

Il rischio di sviluppare ansia e depressione a seguito di una diagnosi di fibromialgia è molto più elevato rispetto alla popolazione generale, in particolar modo nelle donne. Sono i risultati di uno studio spagnolo pubblicato sulla rivista Healthcare.

In nuovi dati provenienti da un'analisi di coorte retrospettiva condotta da un team di ricercatori spagnoli, una diagnosi di fibromialgia è stata associata a una probabilità raddoppiata di sviluppare ansia e/o depressione rispetto a quella di una popolazione di controllo. Inoltre la condizione reumatica è risultata associata a un tasso di sopravvivenza inferiore in presenza di un carico psichiatrico.

I ricercatori guidati da Gloria Sauch Valmana, del Foundation University Institute for Primary Health Care Research Jordi Gol i Gurina di Barcellona, hanno cercato di analizzare il rischio associato tra fibromialgia e incidenza di una diagnosi di ansia e/o depressione tra la popolazione generale della Catalogna dal 2010 -2017. Hanno rilevato che la fibromialgia è stata frequentemente legata a stanchezza e disturbi del sonno, oltre che a disturbi d'ansia e depressione.

«Alla base dell'insorgenza e del decorso della malattia alcuni studi indicano il coinvolgimento della predisposizione genetica, dei fattori scatenanti ambientali e della neuromodulazione, mentre altri puntano sull'esistenza di fattori predisponenti associati a un alto tasso di disabilità funzionale» hanno scritto gli autori. «Una revisione della letteratura ha rilevato che i sintomi provati dagli uomini non possono essere identificati allo stesso modo delle donne, quindi potrebbe esserci una sottodiagnosi di questa malattia negli uomini, che manifestano più disturbi del sonno e una qualità di vita peggiore».

Precedenti analisi hanno suggerito che la prevalenza di depressione e ansia tra i pazienti con fibromialgia potrebbe essere compresa tra il 12% e il 36%, mentre il dolore associato alla malattia e altri sintomi potrebbero essere presenti in percentuali anche superiori.

Uno studio coorte retrospettivo condotto in Catalogna
Valmana e colleghi hanno condotto un'analisi retrospettiva dei pazienti dai database di 283 team di cure primarie del Catalan Health Institute, che rappresentano 6,4 milioni di persone con un’età di almeno 18 anni. Le cartelle cliniche dei pazienti includevano informazioni sociodemografiche, prescrizioni di farmaci, diagnosi e misure cliniche per gestire i problemi di salute.

L’analisi ha incluso un totale di oltre 100mila pazienti, quasi 21mila (20,7%) dei quali affetti da fibromialgia e circa 80mila (79,3%) utilizzati come controlli, tutti senza una diagnosi di ansia o depressione al basale (nel 2010).

Rischio di ansia e depressione più che raddoppiato nella fibromialgia 
Tra il 2010 e il 2017, un terzo (32,3%) dei pazienti con fibromialgia ha sviluppato ansia e/o depressione, contro solo il 14,5% della popolazione di controllo (P<0,05). L’insorgenza di ansia solitaria era due volte maggiore tra i fibromialgici e lo sviluppo di depressione solitaria era tre volte maggiore.

Tra la popolazione di controllo è stato osservato un rischio complessivo inferiore del 58% di sviluppare ansia e/o depressione rispetto ai pazienti con fibromialgia. Inoltre, i maschi con fibromialgia avevano il 45% in meno di probabilità di sviluppare entrambe le condizioni rispetto alle donne (P<0,05). Non sono invece state rilevate differenze in base all'età.

I tassi di sopravvivenza tra i pazienti con fibromialgia a cui era stata diagnosticata anche ansia e/o depressione erano inferiori del 26,6% nel corso di 8 anni di osservazione rispetto al gruppo di controllo.

«I risultati del nostro studio indicano che i disturbi psichiatrici, in particolare ansia e depressione, sono fortemente associati alla fibromialgia nella popolazione catalana e la loro insorgenza peggiora il decorso della malattia» hanno osservato gli autori. «Anche se i trattamenti antidepressivi e le terapie psicologiche sono utilizzati per migliorare la qualità della vita di questi pazienti, nessuno dei farmaci attualmente disponibili è sufficiente per trattare i principali sintomi della fibromialgia».

Importante l’invio precoce dei pazienti a professionisti della salute mentale 
Come hanno fatto notare i ricercatori, la fibromialgia è più diffusa nelle donne, ma nonostante questo il tempo alla diagnosi è generalmente di 6 anni. Fattori come comorbilità, età del paziente e mancanza di esperienza del medico svolgono un ruolo fondamentale in questo ritardo diagnostico, che a volte è ancora più elevato. Questa realtà, combinata con l'impatto del carico psichiatrico tra le pazienti di sesso femminile, accresce la necessità di cure più tempestive e complete.

«La tendenza verso il modello biopsicosociale evidenzia l'importanza della psicopatologia e l'invio precoce a professionisti della salute mentale per migliorare la qualità della vita dei pazienti e guidare lo sviluppo di terapie non farmacologiche multicomponente personalizzate in base alle differenze di genere» hanno concluso. «I nostri risultati evidenziano il significato delle strategie di salute pubblica per la fibromialgia, comprese nuove politiche e strategie di assistenza quotidiana che affrontano le complessità della malattia».

Referenze

Sauch Valmaña G et al. Gender, Mental Health and Socioeconomic Differences in Fibromyalgia: A Retrospective Cohort Study Using Real-World Data from Catalonia. Healthcare (Basel). 2023;11(4):530. 

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