Dal 29 al 31 maggio si svolgerà a Copenaghen  il terzo Simposio sul Societal Impact of Pain. Un team internazionale di esperti discuterà la posizione del dolore cronico tra le malattie croniche. Il professor Coaccioli, presidente della Fondazione Paolo Procacci e segretario AISD, fa il punto sulle iniziative in corso.


La Campagna denominata Societal Impact of Pain è stata lanciata dalla Federazione Europea del Capitoli Nazionali (EFIC) dell’Associazione Internazionale per lo Studio del Dolore (IASP) con lo scopo di allargare le conoscenze e di diffondere le informazioni circa il Dolore Cronico inteso come malattia con piena dignità nosografica.

La Campagna è stata sostenuta fin dall’inizio dalla Fondazione Paolo Procacci (FPP) e dall’Associazione Italiana per lo Studio del Dolore (AISD) in considerazione che il Dolore Cronico rappresenta un enorme problema sanitario, con conseguenze non solamente sul piano medico ed assistenziale, ma anche dal punto di vista economico e sociale.

Il Dolore Cronico infatti, incide significativamente sulla qualità di vita dei pazienti, nei quali produce una serie di cambiamenti fisici, psicologici e sociali, con evidente impatto socio-economico. L’iniziativa Societal Impact of Pain rappresenta il tentativo di incoraggiare le autorità politiche dell’Unione Europea e dei Paesi Membri per un miglioramento della percezione del Dolore Cronico come primario problema sanitario, per uniformare la possibilità di accesso alla terapia con oppiacei e per una semplificazione della prescrivibilità e della rimborsabilità degli stessi oppiacei.

La prossima riunione dei componenti il gruppo di lavoro della piattaforma Societal Impact of Pain avrà luogo a Copenhagen nel prossimo maggio, ospite dell’Associazione Danese per i Pazienti  Cronici (FASK). In quella occasione sarà stilato un documento che si articolerà nei seguenti punti: riconoscimento del Dolore Cronico come malattia con pieni diritti nosografici anche in relazione alle malattie sistemiche ad andamento cronico – con una presa di posizione da parte di EFIC; lo sviluppo del nuovo International Classification of Diseases (ICD-11) da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità – con l’inserimento del Dolore Cronico in una sezione dedicata; il corretto approccio al dolore post-chirurgico; la misurazione e la valutazione, come atto obbligatorio, del dolore quale 5° segno vitale.

La FPP sarà parte attiva di questa iniziativa, che viene ad inserirsi nelle attività istituzionali della Fondazione – attività, fra le altre, che ha visto l’ideazione e la produzione del primo Codice Etico per il Dolore, presentato nel 2011 in sede nazionale ed europea ed al momento in stampa per i tipi dell’European Journal of Pain.


Prof. Stefano Coaccioli
Presidente della Fondazione Paolo Procacci