A cinque anni dall’approvazione della Legge 38 che regola terapie del dolore e cure palliative i risultati ottenuti grazie a questo strumento legislativo possono considerarsi positivi, ma il percorso per eliminare le barriere culturali e le disuguaglianze sull'intero territorio nazionale e garantire questo diritto a tutti i cittadini e ai pazienti è ancora lungo.
Sono questi gli argomenti che verranno affrontati venerdì 26 e sabato 27 giugno a Palazzo Corsini a Firenze nel corso del workshop organizzato da IMPACT proactive “in action” (La gestione del dolore: un problema di civiltà e non di normative).
Il workshop, che metterà a confronto Istituzioni, Società Scientifiche, Associazioni e Fondazioni, si aprirà con l’intervento del Prof. Gian Franco Gensini, Presidente del board di IMPACT proactive, che lancerà un messaggio molto preciso: “La gestione appropriata del dolore non può essere più legata all’applicazione della Legge 38/2010, che comunque è stata fondamentale e determinante, ma deve essere sempre e solo un impegno deontologico, morale e personale di tutti gli operatori sanitari”.
Alle ore 15.15 di venerdì 26 giugno inizieranno i lavori della tavola rotonda moderata da Tiberio Timperi e dedicata al tema “La terapia del dolore: fra alert, falsi miti e reali evidenze”, che vedrà la lettura introduttiva del Prof. Guido Fanelli, estensore della Legge 38 e membro del Comitato Scientifico di IMPACT proactive, e gli interventi di Diego Fornasari (Farmacologo), Paolo Marchetti (Oncologo), Alfonso Papa (Terapista del Dolore), Giorgio Cruccu (Neurologo), Roberto Viganò (Ortopedico), Franca Benini (Pediatra) e Massimo Mammucari (Medico di Medicina Generale). A seguire ci sarà la discussione generale.
Come ha ricordato recentemente il Prof. Guido Fanelli, "ad oggi solo il 60% della popolazione, concentrata soprattutto in cinque regioni (Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Piemonte e Veneto) gode di tutti i diritti garantiti dal provvedimento. Le altre Regioni si stanno pian piano allineando, ma l’estensione sull’intero territorio nazionale richiederà tempi un po’ più lunghi".
Lo scopo del Workshop sarà dunque quello di definire e promuovere azioni che permettano di superare barriere culturali e la strutturazione tuttora inadeguata della rete di terapia del dolore e cure palliative, e di garantire a tutti i cittadini l'accesso a trattamenti, esami e percorsi assistenziali in modo efficiente, dinamico e senza barriere.
L’obiettivo di IMPACT proactive e di tutti i propri partner, sia scientifici che istituzionali, è quello di creare un dialogo aperto e permanente con tutti i cittadini per arrivare a gestire in maniera appropriata il dolore; per questo, si è aperto rapporto di dialogo e collaborazione con associazioni quali Federconsumatori, Cittadinanzattiva, Altroconsumo ed ANT, ed è stata promossa un’indagine per conoscere le necessità dei cittadini con dolore che ha già permesso di raccogliere quasi 5mila risposte al “Questionario sul dolore” in soli tre mesi.
Dolore