Dolore

Oliceridina, analgesia rapida e intensa con meno effetti collaterali rispetto agli oppioidi

Il ligando parziale del recettore mu degli oppioidi, oliceridina, produce un'analgesia più rapida ed efficace degli oppioidi convenzionali e, a dosi equianalgesiche, ha il potenziale per un miglioramento del profilo di sicurezza e tollerabilità. E' quanto mostrato da due studi presentati al meeting annuale congiunto della Society for Ambulatory Anesthesia e dell'American Society of Anesthesiologists.

Il ligando parziale del recettore mu degli oppioidi, oliceridina, produce un'analgesia più rapida ed efficace degli oppioidi convenzionali e, a dosi equianalgesiche, ha il potenziale per un miglioramento del profilo di sicurezza e tollerabilità. E’ quanto mostrato da due studi presentati al meeting annuale congiunto della Society for Ambulatory Anesthesia e dell’American Society of Anesthesiologists.
Gli oppioidi sono utilizzati per gestire il dolore acuto postoperatorio moderato-grave, ma gli eventi avversi, tra cui la depressione respiratoria e disfunzioni gastrointestinali, possono limitare il dosaggio necessario per l'efficacia analgesica.
Oliceridina è strutturalmente un nuovo ligando parziale del recettore mu degli oppioidi che attiva la proteina G di segnalazione con minimo reclutamento della beta-arrestina. 
Questa nuova molecola si lega al recettore mu in maniera analoga alla morfina ma senza attuare i cambiamenti nel recettore sulla superficie della membrana che determinano l’attivazione della beta-arrestina. Tale attivazione è infatti collegata a depressione respiratoria e della funzione gastro-intestinale (costipazione) oltre a tolleranza analgesica che si possono avere col trattamento con morfina.
Secondo due recenti studi di fase II in pazienti sottoposti a bunionectomia e addominoplastica questo farmaco è efficace, fornisce una rapida analgesia e riduce gli effetti avversi tipici.
Durante l’ultimo congresso congiunto della Society for Ambulatory Anesthesia e dell’American Society of Anesthesiologists è stato presentato un nuovo studio che ha vinto il premio più importante del meeting.
"Restano molte esigenze non soddisfatte nella gestione del dolore acuto in ambiente ospedaliero", ha dichiarato il prof. Eugene R. Viscusi, professore di anestesiologia presso la Thomas Jefferson University, in Philadelphia, and advisory board member di Anesthesiology News. "Gli oppioidi, con i loro effetti collaterali comuni di nausea e depressione respiratoria, rimangono gli analgesici più usati. Un nuovo oppioide con un miglioramento del profilo degli effetti collaterali, in particolare depressione respiratoria e nausea, sarebbe un importante passo avanti in ambiente ospedaliero ".
In questo studio randomizzato, in doppio cieco,  192 pazienti sono stati trattati con 1, 2 o 3 mg di oliceridina ogni tre ore, o 4 mg di morfina ogni quattro ore attraverso bolo per 48 ore. L'intensità del dolore è stata misurata con la scala numerica di valutazione del dolore (0- 10 punti).  Se necessario erano disponibili analgesici di soccorso.
Dopo tre ore, i punteggi medi del dolore per oliceridina erano significativamente ridotti rispetto ai punteggi di morfina. Dopo 12 ore, le differenze erano ancora più importanti. Gli eventi avversi associati a oliceridina erano dose correlati e di natura simile agli oppioidi convenzionali, ma non sono stati segnalati eventi avversi gravi.
A cinque e 15 minuti dopo la prima dose del bolo, una percentuale maggiore di pazienti trattati con 2 e 3 mg di oliceridina hanno riportato da "elevato" a "completo" sollievo dal dolore rispetto ai pazienti trattati con 4 mg di morfina.
"Questi risultati-hanno commentato i ricercatori presentando lo studio- suggeriscono che oliceridina possa produrre un'analgesia più rapida ed efficace degli oppioidi convenzionali con una simile profilo di eventi avversi. Noi crediamo che, a dosi equianalgesiche, oliceridina possa avere il potenziale per un miglioramento del profilo di sicurezza e tollerabilità. Il nostro obiettivo è quello di fornire un potente strumento con una finestra terapeutica più ampia per il trattamento di singoli pazienti con dolore".
Durante lo stesso convegno, il prof. Tong Joo (TJ) Gan,  professore e presidente del Dipartimento di anestesiologia presso la Stony Brook University, a New York, ha presentato un secondo lavoro in cui oliceridina è stata valutata rispetto al placebo e alla morfina per l'analgesia IV controllata dal paziente. A dosi equianalgesiche, oliceridina ha dimostrato un profilo di sicurezza e tollerabilità migliore rispetto alla morfina, supportando l'ipotesi che a dosi equianalgesiche, oliceridina può  migliorare la sicurezza e la tollerabilità rispetto agli oppioidi convenzionali.
In conclusione, come ha sottolineato il dr. Gan questi risultati forniscono un forte supporto che oliceridina possa avere una finestra terapeutica più ampia rispetto agli oppioidi convenzionali",  ricordando che l’FDA ha per la prima volta ha concesso la breakthrough therapy designation, per un candidato farmaco analgesico.
EV