Dolore

Oppioidi nel dolore cronico, arriva il questionario per identificare i soggetti a rischio dipendenza

Sempre più persone soffrono di dolore cronico e hanno necessità di trattamento con farmaci oppioidi per gestire questo dolore. Esperti italiani del settore hanno quindi pensato a uno strumento rivolto al medico di medicina generale per aiutarlo a capire i soggetti che sono a rischio di abuso o utilizzo sbagliato di questi farmaci. Si tratta di un questionario sull'addiction che è stato pubblicato sulla rivista European Review for Medical and Pharmacological Sciences.

Sempre più persone soffrono di dolore cronico e hanno necessità di trattamento con farmaci oppioidi per gestire questo dolore. Esperti italiani del settore hanno quindi pensato a uno strumento rivolto al medico di medicina generale per aiutarlo a capire i soggetti che sono a rischio di abuso o utilizzo sbagliato di questi farmaci. Si tratta di un questionario sull’addiction che è stato pubblicato sulla rivista European Review for Medical and Pharmacological Sciences.
Il dolore cronico è il risultato di una complessa interazione tra meccanismi nocicettivi, neuropatici o misti.
L’OMS ha proposto di iniziare il trattamento del dolore con farmaci non oppiacei; se il dolore non è adeguatamente controllato i medici dovrebbero introdurre degli oppioidi deboli (step II). Se anche questi sono insufficienti a trattare il dolore, allora vanno selezionati degli oppioidi forti (step III).
Gli oppiacei sono raccomandati per il trattamento di pazienti con dolore cronico da cancro e anche non da cancro. Questo è quanto dicono anche le linee guida in quanto questi farmaci sono efficaci e sicuri per lenire il dolore.
D’altro canto bisogna pero’ considerare che rimane una certa paura dell’”addiction” e quindi della “dipendenza” da queste sostanze come anche dei possibili effetti collaterali che potrebbero inficiare sul corretto controllo del dolore.
In questo articolo gli autori sottolineano come dati recenti della letteratura hanno evidenziato che solo una piccola percentuale di pazienti trattati con oppioidi per il dolore cronico è a rischio di sviluppare dipendenza, con una percentuale di prevalenza simile alla popolazione generale.
Quando si è difronte a soggetti potenzialmente sofferenti di dolore cronico è importante conoscere la storia generale e avere un esame fisico , poi posso essere utili esami diagnostici inclusa radiografia, TAC o risonanza magnetica.
Ma il primo step sono i medici di medicina generale che dovrebbero essere capaci di selezionare questi pazienti attraverso strategie o interventi mirati a  minimizzare il rischio di abuso/mal utilizzo. Questi medici conoscono bene il loro paziente, la personalità e le abitudini.
Sorge la necessità di strumenti utili per aiutare il medico in questa identificazione anche perché con l’aumentare delle persone affette da dolore cronico, il medico di famiglia o di medicina generale (MMG) è il primo ad essere contattato dal paziente e coinvolto nella gestione di questo dolore. Il ruolo chiave dell’MMG è stato anche sottolineato nella legge 38 del 2010.
Esperti italiani del settore hanno, quindi, proposto un questionario rivolto ai MMG per aiutarli in una prima valutazione dei pazienti a maggior rischio di diventare dipendenti da oppiacei.
Il questionario è composto da 28 domande e attualmente è in corso di validazione. Fino alla fine di questo periodo di convalida gli esperti hanno selezionato una lista di informazioni che il medico puo’ ottenere dalla storia medica del paziente.
Ad esempio, abitudini al fumo, all’alcool, utilizzo di farmaci per altre patologie e soprattutto per depressione e ansia, abitudini sulla giornata tipica, sulle attività e abitudini principali (ore spese al pc, smartphone, interessi extra lavorativi) problematiche in famiglia e a lavoro) etc…
In conclusione, la gestione del dolore cronico è complessa e richiede il passaggio attraverso il medico di medicina generale prima dello specialista. E’ proprio l’MMG che attraverso la conoscenza approfondita del paziente e il monitoraggio attivo e aiutato da strumenti come il questionario ora in fase di validazione sarà in grado di selezionare i pazienti a più alto rischio di andare incontro a dipendenza da questi farmaci.
Emilia Vaccaro


Leonardi C. et al. Opioid risk addiction in the management of chronic pain in primary care: the addition risk questionnaire. Eur Rev Med Pharmacol Sci. 2015 Dec;19(24):4898-905.
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