Dolore

Oppioidi: una donna incinta su 10 li usa con possibili conseguenze sul nascituro

Una donna su 10 è esposta a farmaci oppioidi nel periodo prenatale. E' quanto viene fuori da un'analisi effettuata dal dipartimento di Salute dello Stato di New York e pubblicata su un report, denominato "Morbidity e mortality weekly report", dello stesso dipartimento e che lancia l'allarme essendo i farmaci oppioidi associati a gravi rischi per la salute del nascituro.

Una donna su 10 è esposta a farmaci oppioidi nel periodo prenatale. E’ quanto viene fuori da un’analisi effettuata dal dipartimento di Salute dello Stato di New York e pubblicata su un report, denominato “Morbidity e mortality weekly report”, dello stesso dipartimento e che lancia l’allarme essendo i farmaci oppioidi associati a gravi rischi per la salute del nascituro.
L'esposizione agli oppioidi durante la gravidanza può portare a pesanti conseguenze sul nascituro, tra cui la sindrome d’ astinenza neonatale e difetti di nascita. Nasce quindi l’esigenza di  accertare le prescrizioni di oppioidi nelle donne in gravidanza o che non utilizzano contraccettivi. Tutto ciò al fine di determinare il numero di donne che sono a potenziale rischio di esiti avversi fetali.
Il dipartimento della Salute dello Stato di New York (NYS) ha analizzato i dati per le donne di età compresa tra i 15 e i 44 anni (cioè, donne in età riproduttiva) arruolate in Medicaid per esaminare le prescrizioni di farmaci oppioidi negli anni 2008-2013.
Medicaid è un programma federale sanitario degli Stati Uniti d'America che provvede a fornire aiuti agli individui e alle famiglie con basso reddito salariale.
Sulla base delle domande di farmaci fatte a Medicaid, per qualsiasi farmaco contenente oppioidi sono state individuate le prescrizioni verso donne arruolate in età riproduttiva e per tre sottogruppi: donne la cui diagnosi, procedura, e codici del farmaco indicavano l'uso di contraccettivi o infertilità; donne che non utilizzavano contraccettivi e non erano sterili; e donne che avevano avuto un parto vivo durante l'anno di riferimento.
Il periodo prenatale in questo studio è stato definito  come i 280 giorni precedenti la data di un parto di nascituro vivo per le donne con l'indicazione di gravidanza "in ritardo" (ICD-9 codice 645), 252 giorni per le donne con l'indicazione di "gravidanza multipla" (ICD-9 codice 651), o " emorragia prima del parto " (codice ICD-9 641); 238 giorni per le donne con l'indicazione di "parto pretermine" (codice ICD-9 644); e 270 giorni per tutti gli altri nati vivi (codici ICD-9 650, 652, 654-657, 659, 660-666, o 669)
I risultati dell’analisi hanno mostrato che durante il periodo 2008-2013, tra tutte le donne in età riproduttiva, il 20% aveva ricevuto una prescrizione di un farmaco con una componente oppioide; la percentuale era più alta (27,3%), tra le donne con indicazione di uso di contraccettivi o infertilità, intermedia (17,3%) per le donne che non avevano avuto alcuna indicazione d’uso di contraccettivi, e più bassa (9,5%) tra le donne che avevano avuto un parto durante quell’anno.
Anche se le prescrizioni di oppioidi, tra i beneficiari di sesso femminile registrate da Medicaid e relativo a New York di Medicaid che avevano avuto un parto vivo, erano inferiori a una stima recente degli Stati Uniti, questi risultati suggeriscono che quasi uno su 10 donne di questo gruppo possono essere state esposte agli oppioidi nel periodo prenatale.
Gallagher BK et al. Opioid Prescriptions Among Women of Reproductive Age Enrolled in Medicaid - New York, 2008-2013. MMWR Morb Mortal Wkly Rep. 2016 Apr 29;65(16):415-7. doi: 10.15585/mmwr.mm6516a2.

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