Il dolore e la funzione nei pazienti sottoposti a terapia oppoide variano notevolmente e, in uno studio i cui risultati sono stati riportati sul Journal of Women's Health, solo un soggetto su cinque ha riportato bassi livelli di dolore e alti livelli di funzionalità in seguito all’assunzione di questi farmaci. E le donne sono quelle che hanno meno benefici.
L'uso della terapia cronica con oppioidi (COT), per il dolore non da cancro, è aumentato notevolmente negli ultimi anni, soprattutto tra le donne. Tuttavia, poco si sa circa i fattori che influenzano il dolore generale e la funzione nel loro ruolo sociale (che dipende dallo stato globale di dolore) tra i soggetti che assumono COT.
Alcuni lavori di letteratura si sono focalizzati alla valutazione delle differenze per sesso ed età ma solo prendendo in considerazione gli effetti nel breve periodo del terapia con oppioidi sul dolore acuto.
La caratterizzazione delle esperienze tipiche di pazienti in trattamento con oppioidi in maniera cronica, per fascia di età e sesso, potrebbe aiutare medici e pazienti a pesare meglio i rischi e i benefici di tale terapia.
In questo studio i ricercatori, dell’Università di Washington, hanno cercato di caratterizzare lo stato globale di dolore in questi individui nella prassi comunitaria, considerando età e sesso.
A tal fine è stato effettuato un sondaggio telefonico su 2.163 soggetti, di età compresa tra i 21 e gli 80 anni, che utilizzavano COT. Sono stati valutati: dolore usuale/medio (scala 0-10); interferenza collegata al dolore (0-10); giorni di limitazione di attività, negli ultimi 3 mesi; impatto del dolore, nelle ultime 2 settimane (0-11).
A seconda dello stato del paziente, ciascun indicatore è stato classificato come basso (dolore/funzione migliore), moderato o alto (dolore/funzione peggiore). Lo stato globale di dolore è stato classificato come favorevole se 2-4 indicatori erano bassi e 0-1 era alto, e sfavorevole se 2-4 indicatori erano alti e 0-1 era basso.
I risultati hanno mostrato che tra i pazienti di sesso femminile in COT, il 15% (contro il 26% dei maschi) aveva uno favorevole stato globale di dolore e il 59% (contro il 42% dei maschi) avevano stato sfavorevole. Sotto i 65 anni di età, le donne se la sono cavata peggio degli uomini in tutti gli indicatori. 
Tra 65 e gli 80 anni, donne e uomini avevano uno stato globale di dolore simile.
Giovani donne e uomini e donne sopra i 65 anni che ricevono COT provano dolore e disabilità, ma anche tra gli uomini più giovani, è tipico un dolore moderato-grave e alti di disabilità non sono infrequenti.
In conclusione, anche se il dolore e la funzione tra i pazienti in COT variano notevolmente, solo uno su cinque ha riportato bassi livelli di dolore e alti livelli di funzionalità. Donne giovani e di mezza età sembrano essere a rischio particolarmente elevato per lo stato sfavorevole di dolore globale. Sono necessarie ulteriori ricerche su come gestire al meglio il dolore in questo gruppo.
Emilia Vaccaro


Linda L., et al. Sex and Age Differences in Global Pain Status Among Patients Using Opioids Long Term for Chronic Noncancer Pain. Journal of Women's Health. August 2015, 24(8): 629-635.

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