L'applicazione nella sottomucosa di tramadolo nel periodo subito successivo all'estrazione del terzo molare è un metodo efficace per ridurre il dolore facciale acuto nel post operatorio. E' quanto mostrato dai risultati di uno studio pubblicato sulla rivista Head & Face Medicine.
Tramadolo nella sottomucosa, meno dolore post operatorio da estrazione dentale
L'applicazione nella sottomucosa di tramadolo nel periodo subito successivo all’estrazione del terzo molare è un metodo efficace per ridurre il dolore facciale acuto nel post operatorio. E’ quanto mostrato dai risultati di uno studio pubblicato sulla rivista Head & Face Medicine.
Il tramadolo cloridrato è un analgesico oppiaceo sintetico ad azione centrale. Anche se classificato come un oppiaceo debole per le sue proprietà analgesiche, il tramadolo esercita una doppia azione, funziona sia come un oppiaceo che come un non-oppioide.
Esso, infatti, riduce anche la trasmissione degli impulsi di dolore inibendo la ricaptazione di serotonina e noradrenalina, in modo da indurre un effetto combinato analgesico/adiuvante.
E’ comunque sempre da tenere presente che, soprattutto in USA, l'incidenza di abuso di oppiacei è molto alta; i principali effetti collaterali sono nausea, vomito, sonnolenza e vertigini. Gli oppioidi esercitano anche un effetto depressivo sui sistemi cardiovascolare e respiratorio.
Anche se è un oppiaceo, il tramadolo produce pochi effetti collaterali; quindi può essere utilizzato sia per il dolore acuto che per quello cronico.
L’estrazione chirurgica dei denti del giudizio è tra le procedure chirurgiche dentali più frequentemente eseguite, ed è associata con dolore medio-grave.
Tra le 3 e le 5 ore dopo l'intervento, l'efficacia dell’anestesia locale diminuisce e il dolore raggiunge il suo livello massimo. Pertanto, per molti anni i ricercatori hanno provato a identificare un analgesico più efficace per l’applicazione dopo l'estrazione chirurgica del dente.
Lo scopo di questo studio è stato quello di valutare l'efficacia dell’applicazione di tramadolo sottomucosa, per il dolore facciale acuto postoperatorio, dopo l'estrazione dei terzi molari impattati.
Questo studio prospettico, in doppio cieco, randomizzato controllato verso placebo ha incluso 60 pazienti ASA I-II (classificazione anestesiologica del paziente) sottoposti a chirurgia del terzo molare impattato in anestesia locale presso il dipartimento di Chirurgia orale e maxillofacciale, Facoltà di Odontoiatria, Università di Marmara, Istanbul, Turchia.
Dopo la procedura chirurgica, i pazienti sono stati divisi casualmente in due gruppi; gruppo T trattato con 1 mg/kg di tramadolo e il gruppo S con 2 ml di soluzione salina. I trattamenti sono stati applicati nella sottomucosa dopo l'intervento chirurgico.
L'efficacia dell'anestetico locale è stata valutata attraverso discussione verbale e valutazione delicata delle superfici vestibolari e linguali del terzo molare che è stato rimosso con tecniche chirurgiche standard.
Lo studio era in doppio cieco (sia il chirurgo che i pazienti). Dopo l'estrazione del dente, il chirurgo ha applicato la soluzione nel luogo dell’ estrazione e alla superficie ossea mediante piccole gocce. Il momento in cui l'anestesia locale è stato applicata è stato definito come il tempo 0; sono stati registrati il momento in cui è iniziata la procedura di estrazione e il tempo totale di estrazione.
Sono stati registrati a intervalli di 10-min pressione arteriosa media post-operatoria, frequenza cardiaca, saturazione di ossigeno periferica e punteggi Ramsay di tutti i pazienti. I pazienti sono stati interrogati circa gli effetti collaterali (bruciore, nausea, vomito, debolezza e allucinazioni) dopo la procedura.
Il dolore dopo l'estrazione è stato valutato utilizzando una scala analogica visiva (VAS-0, nessun dolore, 5, dolore che richiedono l'analgesia, 10, dolore eccessivo); ai pazienti è stato chiesto di segnare dolore complessiva a 0,5, 1, 2, 4, 6, 12, 24 e 48 ore.
I pazienti sono stati invitati a registrare il tempo e la quantità di analgesico preso dopo l'estrazione chirurgica; è stato registrato anche il consumo di analgesici totale durante le prime 48 h.
I risultati hanno mostrato che i punteggi VAS del gruppo di controllo (gruppo S) 1, 2, 4, 6 e 12 ore dopo l'intervento, erano significativamente più alti rispetto al gruppo tramadolo (gruppo T). Non ci sono state significative differenze tra i gruppi nei punteggi VAS 24 e 48 ore dopo l'intervento (p> 0,05).
Il primo analgesico è stato assunto significativamente più tardi nel gruppo tramadolo rispetto al gruppo di controllo (p=0,0001). L’assunzione totale di analgesico nel gruppo di controllo era significativamente superiore (p=0.0001).
Il dolore di punta per il gruppo S è stato registrato 1 ora dopo l'operazione e per il gruppo T 4 ore dopo l'operazione.
Non ci sono state significative differenze tra i gruppi negli effetti collaterali (nausea, vomito, bruciore e vertigini).
Anche se c'erano differenze significative nei valori medi della pressione arteriosa e della frequenza cardiaca compresa tra 0 e 30 min, queste differenze non erano clinicamente significative.
In conclusione, il tramadolo sottomucosa rappresenta un metodo efficace, sicuro e affidabile per ridurre il dolore facciale acuto postoperatorio dopo chirurgia di terzi molari impattati. Tuttavia, sono necessari ulteriori studi per validare l'efficacia del tramadolo sottomucosa dopo procedure dentistiche o chirurgiche.
Emilia Vaccaro
Onur Gönül et al. Effect of submucosal application of tramadol on postoperative pain after third molar surgery. Head & Face Medicine 2015, 11:35
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