Il tramadolo, un oppioide sintetico, se somministrato a dosi uguali o superiori a 50 mg poco prima di un intervento chirurgico diminuisce in maniera significativa i brividi e/o tremori che si verificano a seguito dell’anestesia generale. E’ quanto dimostrato in un lavoro appena pubblicato sulla rivista Advanced Biomedical Research.

I brividi successivi ad un’anestesia generale (BPA) si verificano in una percentuale superiore al 50% dei casi e comportano una serie di cambiamenti fisiologici tra cui variazioni nel consumo di ossigeno, ipossiemia, acidosi lattica,  ipercapnia e variazioni della pressione intraoculare ed intracranica che spesso aumentano il dolore della ferita.

Il tramadolo è un oppioide sintetico che è stato riprodotto per la prima volta nel 1962. Ha un meccanismo d’azione duplice in quanto da un lato blocca il reuptake della serotonina e norepinefrina e dall’altro è un attivatore del recettore mu degli oppioidi.
Studi in passato hanno valutato l’azione del tramadolo nel trattamento dei brividi post-anestetico (BPA) riportando un effetto equivalente o superiore alla petidina, analgesico oppioide che causa numerosi effetti collaterali ed interazioni con altri farmaci. Rispetto alla petidina, il tramadolo è più sicuro causando meno depressione respiratoria, minor rischio di tolleranza e dipendenza.

Alcuni studi hanno anche valutato l’effetto del tramadolo somministrato per via intravenosa (iv) ma, l’Fda non ha approvato l’uso di tale molecola iv per problemi di sicurezza, mentre la somministrazione orale, meno costosa, non è mai stata valutata sulla riduzione e prevenzione dei BPA.

A tal proposito i ricercatori dell’Università di Scienze Mediche di Isfahan in Iran hanno valutato l’effetto del tramadolo sulla prevenzione dell’insorgenza dei BPA quando utilizzato come trattamento orale in contemporanea all’anestesia generale.
Nello studio clinico, di tipo prospettico, randomizzato, in doppio ceco sono stati considerati 80 pazienti ASA 1 o 2, di età compresa tra i 18 e i 70 anni che dovevano essere sottoposti a chirurgia elettiva in anestesia generale. I pazienti sono stati divisi in due gruppi, al primo gruppo sono stati somministrati 50 mg di tramadolo in capsule e al secondo gruppo capsule da 50 mg di placebo, 1 ora prima dell’intervento chirurgico. E’ stato quindi somministrato l’anestetico come da protocollo standard.
I brividi e/o tremori derivanti dalla somministrazione dell’anestetico sono stati valutati durante l’intervento e nella sala di risveglio per 1 ora e confrontati tra i due gruppi.

La severità dei brividi è stata valutata da un medico non a conoscenza del tipo di trattamento e seguendo una scala formata da 4 livelli: livello 0, nessun brivido; livello 1, nessuna contrazione muscolare ma lievi fascicolazioni della faccia, del collo o vasocostrizione periferica; livello 2, tremore visibile coinvolgente 1 muscolo; livello 3 tremore visibile coinvolgente più di 1 muscolo e livello 4, attività muscolare complessiva coinvolgente l’intero corpo.
I risultati hanno mostrato che i BPA sono stati osservati in 5 pazienti nel gruppo di soggetti trattati con tramadolo (12.5%) e in 10 soggetti nel gruppo placebo (25%, p=0.12). La prevalenza del livello 3 e 4 di brividi era del 7.5% (3/40) e del 25% (10/40) nel gruppo trattato con tramadolo e con placebo, rispettivamente (p=0.03). Negli individui trattati con placebo è stato, quindi, effettuato un trattamento aggiuntivo con petidina.

Non sono stati osservate complicazioni in nessuno dei pazienti.
La prevalenza complessiva dei BPA non era significativamente differente tra i due gruppi, ma il più alto livello di brividi che necessitava trattamento con farmaco aggiuntivo (petidina) era significativamente inferiore nel gruppo di pazienti trattati con tramadolo rispetto al gruppo placebo. Inoltre, nei pazienti del gruppo tramadolo si avevano forme di tremolio-brividi molto più miti.
Gli autori concludono il lavoro sottolineando che per tale studio hanno utilizzato una singola dose da 50 mg di tramadolo, nettamente inferiore alle dosi usate negli studi di letteratura. Quindi, se avessero usato dosi più alte avrebbero ottenuto un’efficacia maggiore nella prevenzione dei BPA.

Gli autori suggeriscono la dose di 100 mg come miglior dosaggio per avere un buon effetto anti-tremolio ma anche per avere un effetto analgesico. Tale dosaggio dovrà comunque essere confermato in uno studio successivo magari anche con confronto diretto con la petidina.

Emilia Vaccaro

Heidari SM et al; Premedication with oral tramadol reduces severity of postoperative shivering after general anesthesia. Adv Biomed Res 2014; 3:64.
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