Oggigiorno abbiamo a disposizione diversi antinfiammatori non steroidei (Fans) somministrati per via orale, efficaci nel trattamento dell’emicrania. In molti casi, però, tali medicinali possono portare a problemi gastrointestinali fino alle ulcere e sanguinamenti soprattutto quando usati nel lungo periodo e ad alte dosi. Per ovviare a queste problematiche, i ricercatori di una start up della North Carolina, specializzata nel settore farmaceutico, Achelios Therapeutics, hanno costruito una piattaforma che, sotto forma di un gel topico, consente ai Fans di essere assorbiti attraverso la pelle.
Questo sistema, in gran parte evita l'ingresso del farmaco nel flusso sanguigno e l'irritazione del tratto GI. Quando posizionato sul viso, vicino all'orecchio e sopra il nervo trigemino, questo nuovo sistema di rilascio del farmaco (Topofen) può essere diretto dritto alla regione che causa l'emicrania.
Cio’ che viene rilasciato è un gel a base di ketoprofene al 5%.
La società ha appena annunciato i risultati di fase 2 bis relativi al nuovo sistema che, in questo studio, è stato testato in 40 pazienti.
Tali individui hanno trovato questo sistema piuttosto efficace nel contenimento dell’emicrania; il 77% dei partecipanti aveva sollievo dal dolore, e tale effetto si è mantenuto dalle 2 alle 24 ore nel 45% dei partecipanti.
Il dr. Crist Frangakis, CEO della compagnia, ha spiegato che il farmaco di Achelios non è destinato a sostituire l'attuale migliore terapia per l’emicrania, una classe di farmaci chiamati triptani, ma piuttosto a completarla.
I triptani, però, causano vasocostrizione e non possono essere utilizzati in persone con problemi cardiovascolari, fino al 30% della popolazione con emicrania.
Dal suo lancio nel 2012, Achelios ha ricevuto circa 7 milioni di dollari da investitori privati di piccole dimensioni. E, come ha precisato il dr. Frangakis: 'l'obiettivo ora è di raccogliere 30 milioni dollari, cercando di avventurarsi in partnership capitali o farmaceutiche per arrivare al passo successivo”.
Servono 12 milioni di dollari per altri due studi di Fase 2, uno per testare il sistema di rilascio del farmaco per l’uso profilattico, e l'altro a dare corpo a tutto il processo di fase 2a per il trattamento dell'emicrania. E gli investimenti aumenteranno fino alla fase III in cui serviranno fino a 18 milioni di dollari.
La società vorrebbe provare ad utilizzare questa piattaforma di consegna del farmaco anche in altre condizioni dolorose, come ad esempio la distrofia simpatica riflessa e l’artrite.
Tra l’altro il mercato per la terapia dell'emicrania è in forte crescita; un recente rapporto ha evidenziato come la proiezione di crescita per questo mercato lo porterà dai 2,5 miliardi di dollari del 2012 a 3,7 miliardi di dollari nel 2023.
Emilia Vaccaro
Dolore