Novartis arriva prima, perlomeno in Europa, nella competizione su chi porterà per primo in commercio un farmaco anti emicrania della nuova classe degli anti CGRP, il peptide correlato al gene della calcitonina il cui blocco ha un impatto positivo sulla malattia. L'Ema ha accettato la domanda di Autorizzazione per l'immissione in Commercio (AIC) per AMG 334 (erenumab) nella prevenzione dell'emicrania.
Emicrania, l'Ema accetta di esaminare la domanda di registrazione di erenumab (anti CGRP)
Novartis arriva prima, perlomeno in Europa, nella competizione su chi porterà per primo in commercio un farmaco anti emicrania della nuova classe degli anti CGRP, il peptide correlato al gene della calcitonina il cui blocco ha un impatto positivo sulla malattia.
L’Ema ha accettato la domanda di Autorizzazione per l’immissione in Commercio (AIC) per AMG 334 (erenumab) nella prevenzione dell’emicrania.
Erenumab è un anticorpo monoclonale anti-CGRP sviluppato nella prevenzione dell’emicrania episodica e cronica: oltre a essere l’unico anticorpo interamente umano, esso si lega selettivamente al recettore del peptide correlato al gene della calcitonina (CGRP, Calcitonin-Gene-Related-Peptide), che si ritiene svolga un ruolo critico nella mediazione del dolore invalidante dell’emicrania.
L’AIC sottomessa all’EMA include i dati di quattro studi clinici di fase II e III, i quali hanno coinvolto oltre 2600 pazienti con quattro o più giorni mensili di emicrania.
In tutto il programma di sviluppo clinico, AMG 334 (erenumab) ha dimostrato un’efficacia sostenuta nel ridurre il numero di giorni mensili di emicrania, clinicamente e statisticamente significativa rispetto al placebo. AMG 334 (erenumab) ha anche dimostrato anche miglioramenti significativi sulla disabilità dei pazienti emicranici e sulla qualità della loro vita (benessere emotivo e vita quotidiana, come giorni di lavoro persi o tempo non trascorso in compagnia di amici e familiari), rispetto al placebo. In tutti gli studi, il profilo di sicurezza di erenumab è stato paragonabile a quello del placebo.
Inoltre, è in corso anche uno studio clinico di estensione, che valuterà l’efficacia e la sicurezza a lungo termine di erenumab nelle persone affette da emicrania per un periodo fino a cinque anni.
Il programma di studi clinici con erenumab
Erenumab è stato ampiamente studiato in diversi studi clinici globali randomizzati, in doppio cieco e controllati verso placebo, condotti su oltre 2600 soggetti per valutare la sua sicurezza ed efficacia nella prevenzione dell’emicrania. Tra tutte le terapie anti-CGRP, quella con erenumab vanta il profilo di sicurezza più longevo; inoltre, è attualmente in corso uno studio di estensione che sta valutando la sicurezza a 5 anni.
Lo studio di fase II con erenumab nell’emicrania cronica
Si tratta di uno studio clinico registrativo di fase II, della durata di 12 settimane, randomizzato, in doppio cieco, controllato verso placebo, condotto per valutare l’efficacia e la sicurezza di erenumab nella prevenzione dell’emicrania cronica (caratterizzata cioè da almeno 15 giorni mensili di mal di testa – di cui otto o più con emicrania – per più di tre mesi).12 Nel corso dello studio, 667 pazienti sono stati randomizzati a ricevere una volta al mese placebo per via sottocutanea o erenumab (al dosaggio di 70 mg o di 140 mg) secondo un rapporto di 3:2:2, rispettivamente.12 Alla visita basale i pazienti presentavano una media di circa 18 giorni mensili di emicrania. L’end-point primario era rappresentato dalla variazione rispetto al basale dei giorni di emicrania mensile rispetto alle ultime 4 settimane delle 12 settimane di trattamento, nei pazienti con emicrania cronica (il numero di giorni con emicrania tra la settimana 9 e la 12).
Gli studi di fase III con erenumab nell’emicrania episodica
Lo studio STRIVE (NCT02456740) è uno studio clinico globale di fase III, della durata di 24 settimane, multicentrico, randomizzato, in doppio cieco, controllato verso placebo, condotto per valutare la sicurezza e l’efficacia di erenumab nella prevenzione dell’emicrania episodica (caratterizzata da 4 fino a 14 giorni mensili di emicrania).13 955 pazienti sono stati randomizzati a ricevere una volta al mese placebo per via sottocutanea o erenumab (al dosaggio di 70 mg o di 140 mg) secondo un rapporto di 1:1:113. I pazienti presentavano da quattro a 14 giorni mensili di emicrania, con una media di 8,3 giorni mensili di emicrania al basale.13 L’endpoint primario era rappresentato dalla variazione media dei giorni mensili di emicrania rispetto al basale nel corso degli ultimi tre mesi della fase di trattamento in doppio cieco dello studio (mesi 4, 5 e 6).
Lo studio ARISE (NCT02483585) è uno studio clinico globale di fase III, della durata di 12 settimane, multicentrico, randomizzato, in doppio cieco, controllato verso placebo, condotto per valutare la sicurezza e l’efficacia di erenumab nella prevenzione dell’emicrania episodica.14 Nell’ambito dello studio, 577 pazienti sono stati randomizzati a ricevere una volta al mese, per via sottocutanea, placebo o erenumab (al dosaggio di 70 mg), secondo un rapporto di 1:1.14 I pazienti arruolati nello studio ARISE presentavano da 4 a 14 giorni mensili di emicrania14 L’endpoint primario era rappresentato dalla variazione rispetto al basale del numero di giorni mensili di emicrania rispetto alle ultime 4 settimane delle 12 settimane di trattamento, nei pazienti con emicrania episodica (il numero di giorni con emicrania tra la settimana 9 e la 12)