Ribaltando una precedente decisione negativa presa lo scorso anno, il National Institute for Health and Clinical Excellence (Nice) ha deciso di supportare l’impiego a carico del Nhs, il servizio sanitario britannico, per una parte di pazienti con visione ridotta a causa della degenerazione maculare senile.

Il Nice ha infatti rivisto l’analisi precedente e ha anche preso in esame una nuova modalità di accesso al farmaco proposta dall’azienda produttrice, Novartis.  Sulla base di queste valutazionie, l’agenzia britannica ha dato parere positivo all’uso di ranibizumab in pazienti che hanno una pachimetria (spessore corneale) superiore ai 400 micron. Lo spessore "normale" della cornea al centro è di poco superiore a mezzo millimetro (520-540 µ). L’azienda produttrice fornirà il farmaco a un prezzo scontato.

Ranibizumab è un anticorpo monoclonale diretto contro il VEGF, disegnato per essere somministrato attraverso iniezione direttamente nell'occhio del paziente. In Europa è stato sviluppato da Novartis su licenza Genentech ed è già approvato sia per la degenerazione maculare legata all'età, sia per l'edema maculare diabetico.

Secondo le stime della International Diabetes Federation, le persone affette da diabete sono circa 285 milioni in tutto il mondo; di queste, il 14% sviluppa come complicanza l'edema maculare diabetico, la cui prevalenza sale al 29% nei soggetti che assumono insulina per oltre 20 anni. Inoltre, si prevede un continuo aumento dell'incidenza delle complicanze oculari, in parallelo con l'aumento drammatico dell'incidenza del diabete previsto per i prossimi 20 anni.

Comunicato del Nice