Per ofatumumab il giudizio preliminare del Nice non è stato positivo. L'agenzia britannica ha infatti votato contro la rimborsabilità del farmaco nei pazienti con leucemia linfatica cronica che non rispondono ad alemtuzumab. Andrew Dillon, direttore esecuto del Nice, fa notare come GlaxoSmithKline abbia riportato i dati ad interim di uno studio che non sarà completato prima del prossimo anno. In assenza di dati conclusivi, secondo il Nice è difficile giudicare l'efficacia del farmaco nei confronti della miglior terapia di supporto.

GlaxoSmithKline aveva proposto uno schema di accesso al farmaco attraverso il quale il prezzo che sarebbe stato pagato dal Nhs, il servizio sanitario britannico, sarebbe stato scontato. Tuttavia l'incertezza sui dati clinici, insieme al costo del farmaco, superiore a quello delle terapie tradizionali, ha portato il Nice a dare un parere preliminare non favorevole.

Recentemente la  Commissione europea ha approvato l'immissione condizionale in commercio di ofatumumab  per la terapia dei pazienti con leucemia linfatica cronica (LLC) nei quali la malattia sia resistente alle precedenti terapie con fluoradipina e alemtuzumab. 

Ofatumumab è il primo anticorpo monoclonale completamente umanizzato che ha come target la proteina CD 20.  Scoperto dalla biotech danese Genmab, ofatumumab è stato poi sviluppato congiuntamente con GlaxoSmithKline. Sarà posto in commercio con il marchio Arzerra e sarà in competizione con rituximab un anticorpo monoclonale anti CD 20 di origine chimerica.

Documento del Nice