Il Chmp dell’Ema ha dato parere positivo all’approvazione di ranibizumab  (Lucentis, Novartis), per il trattamento della disabilità visiva causata da edema maculare secondario a occlusione venosa retinica.

La raccomandazione del Chmp si basa sui dati degli studi BRAVO e CRUISE i cui risultati hanno dimostrato che il 60% dei pazienti con l'occlusione di una branca della vena centrale della retina e il 48% dei pazienti con occlusione della vena centrale della retina ha visto aumentare di almeno 15 lettere la propria acuità visiva dopo 6 mesi di terapia con il farmaco, rispetto a un aumento del 29% e del 17%, rispettivamente, ottenuto con la terapia standard. I pazienti hanno poi mantenuto lo standard visivo raggiunto anche dopo 12 mesi con una appropriata somministrazione del farmaco.

In Europa il farmaco è già approvato per il trattamento della degenerazione maculare neovascolare (essudativa) correlata all’età (AMD)  e per il trattamento della diminuzione visiva causata dall’edema maculare diabetico (DME).

L'occlusione della circolazione venosa della retina è un disturbo frequente secondo soltanto alla retinopatia diabetica come causa di perdita visiva secondaria a malattie vascolari della retina. Si stima che nei soli Usa a si offrirne siano oltre 1 milione di persone. Esistono due forme di occlusione venosa retinica: l'occlusione di una branca della vena centrale della retina (BRVO) e l'occlusione della vena centrale della retina (CRVO).

L'occlusione di una delle branche della vena centrale della retina, che è tre volte più frequente dell'altra forma, comporta l'interruzione del drenaggio del sangue che giunge alla retina dalle arterie. Normalmente il sangue passa dalla circolazione arteriosa alla rete capillare e da questa alla circolazione venosa che drena il sangue nella vena centrale della retina.

Quando si verifica l'ostruzione di una delle vena che drena il sangue, la pressione all'interno della rete capillare aumenta provocando emorragia e diffusione di liquido e materiale plasmatico nello spessore della retina. Solitamente l'occlusione si verifica nel punto in cui una vena si incrocia con una arteria. La sede dell'occlusione determina la sede di distribuzione e l'estensione delle emorragie.