L’Fda ha concesso la Fast Track, ovvero la procedura di valutazione accelerata, per sacituzumab govitecan, un anticorpo coniugato sperimentale sviluppato da Immunomedics per la terapia del carcinoma della mammella triplo negativo.

La "fast track" è una corsia preferenziale concessa prima del deposito del dossier registrativo di farmaci innovativi sviluppati per malattie particolarmente gravi, al fine di accelerare il deposito e la revisione del dossier e quindi l'approvazione del farmaco. In pratica, i dati del dossier registrativo (New Drug Application) vengono depositati all'Fda man mano che si rendono disponibili ("on a rolling basis"), senza attendere il completamente della fase III, accelerando significativamente i tempi di revisione da parte dell'agenzia americana.

Sacituzumab govitecan è un anticorpo coniugato a SN-38, il metabolita attivo dell’irinotecano, un farmaco antineoplastico inibitore della topoisomerasi I, utilizzato nel trattamento di tumori solidi, come il carcinoma del colon retto metastatico, in combinazione ad altre terapie. L’anticorpo a cui si lega SN-38 è chiamato hRS7 ed è un anticorpo umanizzato che lega l’antigene TROP-2 (trophoblast cell-surface antigen), conosciuto anche come EGP-1 (epithelial glycoprotein-1 antigen). TROP-2 è espresso in numerosi tumori, come il carcinoma della mammella, della cervice, del colon e del retto, del polmone, del pancreas e della prostata e solo limitatamente in tessuti sani dell’uomo.

L’anticorpo ha la capacità di essere internalizzato nelle cellule dopo il legame con TROP-2, e una volta introdotto all’interno delle cellule rilascia la molecola con effetti citotossici.

Studi preclinici sul farmaco hanno mostrato che sacituzumab govitecan rilascia una quantità superiore di SN-38 in modelli di tumore pancreatico, rispetto all’irinotecano. In diversi modelli animali di tumori umani, il farmaco ha aumentato considerevolmente la sopravvivenza e la regressione tumorale.

Il carcinoma della mammella triplo negativo è una forma della malattia severa per la quale sono disponibili pochi trattamenti. Questa tipologia di tumore include tumori della mammella negativi per i recettori degli estrogeni e del progesterone e al recettore 2 dell’epidermal growth factor (HER2). Approssimativamente, il 15-20% di tutti i tumori della mammella sono triplo negativi. Anche se la risposta iniziale alla chemioterapia è elevata in queste pazienti, il tasso di ricorrenza della malattia è elevato. Questa tipologia di tumore della mammella è, infatti, la più difficile da trattare attraverso le terapie citotossiche attualmente disponibili.

In uno studio ancora in corso, che sta valutato l’efficacia di sacituzumab govitecan in pazienti sottoposte ad almeno quattro terapie precedenti, il 30% delle partecipanti analizzate attraverso la tomografia computerizzata ha risposto positivamente al trattamento, con una riduzione delle dimensioni del tumore dal 30 al 100%.

Nello studio, l’evento avverso più frequente era la neutropenia, che però si è ridotta con la riduzione della dose del farmaco o con la somministrazione del fattore di crescita delle cellule mieloidi.