L’Fda ha reso noto che i dati raccolti dalla normale pratica clinica dei medici americani indicano che dabigatran non aumenta l’incidenza di sanguinamenti. Anzi, il warfarin, rispetto al dabigatran aumenta i sanguinamenti intracranici e gastrointestinali di un fattore compreso fra 1,8 e 2,6 volte.

Questi dati derivano dal progetto di farmacovigilanza americano gestito dall'Fda che prende il nome di Mini Sentinel, parte dei più ampio progetto di farmacosorveglianza Sentinel, che analizza ampi database clinici e amministrativi.

Sembrano dunque confermate anche nella vita reale le differenze fra i due farmaci, warfarin e dabigatram, emerse dallo studio registrativo RE-LY. L’agenzia americana mette però in guardia sulle possibili differenze tra le popolazioni di pazienti esaminate, non si tratta infatti di studi controllati ma di analisi di farmacoutilizzazione.

Comunicato Fda