Il Cardiovascular and Renal Drugs Advisory Committee dell’Fda ha dato parere sfavorevole all'unanimità all’approvazione di lixivaptan (Lixar, sviluppato da Cornerstone Therapeutics ) per il trattamento dell’iponatriemia nei pazienti con scompenso cardiaco. Il comitato di esperti ha anche votato contro, con 5 no e 3 sì, all'uso del farmaco nella sindrome da secrezione inappropriata di ormone antidiuretico (SIADH).

Secondo la maggior parte dei membri del panel, i rischi del farmaco supererebbero il suo modesto beneficio nell'aumentare i livelli di sodio e gli esperti hanno chiesto più trial per avere più garanzie sulla sicurezza. In uno studio su pazienti scompensati, infatti, nel gruppo lixivaptan si sono registrate più morti che non nel gruppo placebo, anche se non è chiaro se sia stato il farmaco a causare i decessi.

"Pur rispettando il punto di vista del comitato, oggi per noi si è fatto un altro passo avanti lungo la strada che dovrebbe portare lixivaptan sul mercato per i pazienti con iponatriemia, utilizzando l'endpoint surrogato consolidato della correzione del sodio sierico" ha commentato Craig A. Collard, Ceo di Cornerstone Therapeutics, aggiungendo che “Cornerstone si è impegnata a continuare a collaborare con l’Fda per tutto l’iter regolatorio”.

La decisione finale dell’Fda, che di solito si allinea al parere dei suoi esperti indipendenti, è prevista per il 29 ottobre.

Nei documenti di background diffusi prima della riunione del comitato consultivo, i reviewer dell’Fda avevano suggerito di approvare il farmaco, ma i membri del comitato non sono stati impressionati da ciò che gli stessi reviewer hanno definito un effetto clinico "modesto" nei pazienti con scompenso cardiaco. Lixivaptan, infatti, ha portato a un aumento dei livelli sierici di sodio solo di 1,2 mEq/l rispetto al placebo in uno studio di fase III su 652 pazienti scompensati.

"Come medico, voglio vedere un trattamento che faccia la differenza" ha affermato uno degli esperti, Vasilios Papademetriou, professore di medicina alla Georgetown University di Washington.

Papademetriou e i suoi colleghi hanno espresso un po’ meno preoccupazioni per il beneficio clinico del farmaco nei pazienti con SIADH. Uno studio su 102 pazienti ricoverati ha mostrato un aumento statisticamente significativo dei livelli di sodio nel siero dopo 7 giorni nel gruppo in trattamento attivo rispetto al placebo (2,2 mEq/l; P = 0,039). L'effetto è risultato simile in uno studio su 206 pazienti ambulatoriali (2,4 mEq/l; P < 0,00). In ogni caso, la maggioranza ha votato contro il via libera anche per questa seconda indicazione.

Nel documento di background dell’Fda si legge, invece, che le evidenze suggerirebbero che l’approvazione è giustificata per i pazienti con SIADH ospedalizzati, ma non per quelli ambulatoriali.

Coloro che hanno votato a favore dell’uso del farmaco anche al fuori di un contesto ospedaliero hanno comunque sottolineato la necessità di un attento monitoraggio. In particolare, ha osservato Diane Aronson, una rappresentante dei pazienti facente parte del comitato, i pazienti fragili possono avere difficoltà a prendere correttamente il farmaco in combinazione con l'assunzione corretta di liquidi e il giusto dosaggio.

Gli esperti in genere non si sono dichiarati eccessivamente preoccupati riguardo alla sicurezza del farmaco. Tuttavia, ha osservato Scott Emerson, professore di biostatistica presso la University of Washington di Seattle "è etico cercare di fare un altro studio per rispondere a questa questione".

Stando alle informazioni fornite dallo staff Fda, infatti, 15 pazienti con scompenso cardiaco sono deceduti entro i primi 10 giorni della loro prima dose di lixivaptan, contro quattro trattati con placebo. Tuttavia, secondo Cornerstone, non c'è evidenza statistica di un collegamento tra l’assunzione del farmaco e questi decessi”.

L’Fda raccomanda comunque l’implementazione di un piano di valutazione e riduzione del rischio (il cosiddetto REMS), in caso il farmaco fosse approvato, per garantire una corretta selezione dei pazienti, un corretto dosaggio e la formazione su un uso corretto del farmaco.