Le due aziende hanno precisato di aver ricevuto i dati degli studi VIKING-3 e SAILING condotto in pazienti già trattati con la terapia antiretrovirale. Il primo è stato condotto in pazienti che avevano sviluppato resistenza a raltegravir ed elvitegravir, farmaci a identico meccanismo di azione e sviluppati da MSD e Gilead, L'altro trial è stato condotto in pazienti naive alla terapia con inibitori dell’integrasi.

Il deposito della domanda sarà registrato anche dagli sudi SPRING-2 e  SINGLE condotti in pazienti naïve alla terapia.

Dolutegravir
S/GSK1349572 (dolutegravir) è un inibitore delle integrasi (INI) attualmente in sviluppo per il trattamento dell’HIV, sviluppato da parte della joint venture Shionogi-ViiV Healthcare LLC.

Gli inibitori dell’integrasi bloccano la replicazione del virus HIV  impedendo l’integrazione del DNA virale all’interno delle cellule umane (cellule T). Questa fase è essenziale nel ciclo replicativo del virus HIV ed è inoltre indispensabile alla cronicizzazione dell’infezione. In questa fase dello sviluppo di questa terapia sperimentale per l’HIV, il quadro completo di efficacia e sicurezza di dolutegravir non è ancora stato determinato in modo conclusivo.

Fra gli inibitori dell’integrasi ancora in sperimentazione, dolutegravir è uno di quelli che sta dando maggiori speranze, soprattutto perché riesce ad essere attivo anche contro varianti virali divenute resistenti all’unico altro inibitore dell’integrasi oggi in commercio, il raltegravir. L’altra ragione che rende interessante questo farmaco sperimentale è che non richiede booster e si può assumere in co-formulazione, insieme al tenofovir oppure con abacavir e lamivudina.