La Food and Drug Administration  ha approvato l'impiego di iloperidone  (Fanapt, Vanda Pharmaceutical) per  la terapia di pazienti adulti con schizofrenia. Il farmaco è un antagonista recettoriale della dopamina D2 e della serotonina 5-HT (2A). Presenta un'alta affinità per gli alfa (1)-adrenocettori, con possibili eventi avversi emodinamici.
La dose raccomandata di farmaco varia da 12 a 24 mg/die. La dose di 12 mg può essere raggiunta attraverso aggiustamenti progressivi nel corso di 4 giorni.

L'approvazione è stata supportata da due studi di fase III controllati verso placebo e verso comparatori attivi della durata di 4 e 6 settimane, condotti su circa 3mila pazienti affetti da schizofrenia.

Nello studio a 4 settimane, condotto su 6'4 pazienti, una dose di 24 mg di iloperidone ne è stata confrontata con ziprasidone e placebo, risultando superiore a placebo nella valutazione effettuata attraverso il punteggio della Positive and Negative Syndrome Scale (PANSS).
Nello studio a 6 settimane condotto su 706 pazienti, sono state valutate due dosi del nuovo farmaco  (12-16 mg/die e 20-24 mg/die) verso placebo e un controllo attivo (risperidone). Entrambe le dosi di iloperidone nella valutazione condotta con il punteggio della Brief Psychiatric Rating Scale (BPRS) sono risultate superiori al placebo.

Nel luglio del 2008 l'FDA aveva rilasciato una "Not Approvable letter" affermando che sarebbero stati necessari ulteriori studi per valutare il dosaggio del farmaco più appropriato. Evidentemente in questi mesi l'agenzia americana ha cambiato parere in maniera radicale.
Le azioni dell'azienda sono schizzate da meno di 1 dollaro a 7,84, un aumento di quasi l'800%.
Chi ha creduto nel farmaco non è rimasto deluso.