La Food and Drug Administration ha approvato l'antiaritmico dronedarone per il trattamento dei pazienti con fibrillazione atriale o flutter atriale per ridurre il rischio di ospedalizzazioni.
Sviluppato da Sanofi Aventis, il farmaco sarà messo in commercio In Usa in tempi molto rapidi con il marchio Multaq.
L'approvazione dell'FDA si basa si 5 studi clinici internazionali che hanno arruolato complessivamente 6.300 pazienti.

Come dimostrato nello studio Athena, il più grande trial mai condotto sulla fibrillazione atriale, dronedarone è il solo farmaco antiaritmico ad aver dimostrato una riduzione del 24% (p< 0,001) della morbilità e della moralità nei pazienti con fibrillazione atriale/flutter atriale o storia recente di queste condizioni.
Dronedarone blocca i canali del calcio, del potassio e del sodio, e ha anche effetti antiadrenergici. E' un derivato dell'amiodarone, che di tutti gli antiaritmici  è quello più efficace nella FA. A differenza di quest'ultimo, non contiene iodio e non possiede quindi una buona parte degli effetti indesiderati evidenziati dallo stesso amiodarone, principalmente a livello della tiroide.
Si tratta di un farmaco molto importante per sanofi aventis con un potenziale di vendita elevato, che gli analisti di UBS stimano in circa 1,4 miliardi di euro.

Su dronedarone sono riposte molte speranze da parte dei medici e dei 7 milioni di pazienti che in Usa e in Europa soffrono di fibrillazione atriale (FA). La FA è una causa maggiore di ricoveri ospedalieri e di mortalità e colpisce circa 2,5 milioni di persone negli Stati Uniti e 4,5 milioni di persone in Europa. Si sta imponendo quale problema sanitario emergente per via del progressivo invecchiamento della popolazione, tanto che nelle persone oltre gli 80 anni ha una prevalenza del 10%.
I pazienti affetti da FA hanno un rischio di morte raddoppiato e un significativo aumento del rischio di ictus e di complicazioni cardiovascolari, compreso lo scompenso cardiaco.
In Italia si stima che la FA colpisca circa 500mila persone, con 50-100mila nuovi casi ogni anno. Il dato, tuttavia è sottostimato perché non tiene conto di tutti i pazienti che hanno forme silenti, pericolose perché si tratta di pazienti non protetti con alcun farmaco specifico.
Il flutter atriale è invece una contrazione dell'atrio del cuore molto rapida e ben organizzata, dove la frequenza arriva a 250-350 battiti al minuto.