L'agenzia americana ha chiesto alla società farmaceutica Spectrum di fornire i dati completi dello studio FIT per poter valutare l'eventuale allargamento delle indicazioni di ibritumomab (Zevalin) per includere anche i pazienti con linfoma non-Hodgkin.
L'azienda, le cui azioni nel frattempo sono scese del 20%, ha fatto sapere che l'FDA non ha richiesto nuovi studi, né rielaborazioni di dati già disponibili e che intende rispondere in tempi rapidissimi alla richiesta. L'FDA dovrebbe dare una risposta entro il giorno 8 luglio.
Attualmente in Usa il farmaco è indicato per il trattamento di pazienti adulti affetti da linfoma non- Hodgkin (NHL) follicolare a cellule B CD20+ ricaduti o refrattari a rituximab.