Con 13 voti contrari e 4 favorevoli, un panel di esperti dell'Fda ha dato parere negativo all'approvazione dell'anticorpo monoclonale motavizumab per il quale AstraZeneca aveva chiesto l'indicazione nei bambini  ad alto rischio di complicanze per le infezioni da virus respiratorio sinciziale, come ad esempio i nati prematuri. Se commercializzato, il farmaco si chiamerà Rezield.
Gli esperti hanno messo in risalto che nella riduzione delle ospedalizzazioni il farmaco ha la stessa efficacia di palivizumab (Synagis),  un prodotto simile del quale motavizumab dovrebbe essere il superamento. Gli esperti hanno affermato che intendono richiedere maggiori studi clinici in bambini in cattive condizioni di salute, al fine di meglio riflettere l'utilizzo del farmaco nella vita reale.

Pochi giorni fa, lo staff dell'Fda che mette a punto la documentazione da sottoporre all'esame dagli esperti, aveva sottolineato come motavizumab potrebbe dare luogo da fenomeni di ipersensibilizzazione in misura superiore a palivizumab.

Quest'ultimo, approvato in Usa nel 1998, trova indicazione nella prevenzione di gravi affezioni del tratto respiratorio inferiore che richiedono ospedalizzazione, provocate dal virus respiratorio sinciziale (RSV) nei bambini nati con età gestazionale uguale o inferiore alle 35 settimane e con età inferiore ai 6 mesi al momento dell'inizio dell'epidemia stagionale da RSV, o nei bambini di età inferiore ai 2 anni che sono stati trattati per displasia broncopolmonare negli ultimi 6 mesi.