La formulazione in supposte di mesalazina può indurre la remissione endoscopica e clinica nei pazienti con colite ulcerosa e infiammazione in varie sezioni del colon. Lo dimostra uno studio presentato a Vienna, all’8th Congress of the European Crohn's and Colitis Organisation (ECCO-IBD).

Si tratta di un trial di fase III, a gruppi paralleli, in doppio cieco, controllato con placebo che ha confermato l’efficacia delle supposte di mesalazina (terapia standard di induzione e mantenimento nei pazienti con proctite, infiammazione del rivestimento del retto), in tutti i tipi di pazienti con colite ulcerosa  e infiammazione rettale.
Nello studio, il farmaco o il placebo (supposte da 1 g) sono stati somministrati ai pazienti, una volta al giorno per un periodo di 4 settimane.

Più della metà dei partecipanti in ogni gruppo soffriva di proctite e ogni gruppo includeva anche pazienti con pancolite (infiammazione dell'intero colon), colite sinistra o colite distale (che interessa solo la parte sinistra del colon).

Dopo quattro settimane di terapia, il tasso di remissione endoscopica, definita come “rectal mucosal scores” di 0 o 1 (l’endpoint primario dello studio), era più elevato nei pazienti trattati con mesalazina, rispetto ai controlli (63,1% vs 17,2%, P<0,0001).

Il tasso di remissione clinica ed endoscopica era superiore sia nei pazienti con proctite, che in quelli senza proctite. Nel gruppo di pazienti senza proctite, la remissione endoscopica era del 78,6% vs il 21,4%, rispettivamente con mesalazina e placebo (P<0,0001). In questi pazienti, il tasso di remissione clinica era dell’57,1% con il farmaco e del 10,7% con placebo, P<0,0005).

Sia il tasso di remissione endoscopica, che quello di remissione clinica erano superiori con mesalazina in tutti i gruppi analizzati (pancolite, colite sinistra, distale e proctite). Ad eccezione dei pazienti con colite sinistra, la differenza tra i due trattamenti era statisticamente significativa per tutti i gruppi analizzati.
A partire dal giorno 3 fino al termine del trattamento, la percentuale di pazienti senza sanguinamenti rettali era significativamente più elevata nei pazienti trattati con mesalazina (P<0,0005).

L’incidenza di eventi avversi non differiva tra i due trattamenti. Nello studio non sono stati osservato effetti collaterali gravi.

La mesalazina è un Fans della classe dei salicilati con azione limitata al tratto gastrointestinale. Viene impiegato nella cura della rettocolite ulcerosa, nella malattia di Crohn e nella colite microscopica. Chimicamente è acido 5-amminosalicilico (5-ASA). Il 5-ASA è la frazione attiva della sulfasalazina. La formulazione della mesalazina è sia in compresse che in granuli per l'assunzione orale, mentre per la somministrazione rettale si usano le supposte o i clisteri.

La colite ulcerosa è una malattia infiammatoria cronica della mucosa del retto e/o del colon. La mucosa appare macroscopicamente arrossata, granulare, friabile e facilmente sanguinante; nella fase conclamata con grave infiammazione si osservano numerose e ampie ulcerazioni della mucosa del colon. Non si osserva un ispessimento della parete o alterazione della membrana sierosa a differenza del morbo di Crohn, altra malattia facente parte delle malattie infiammatorie croniche intestinali idiopatiche.

Tra le manifestazioni extraintestinali della rettocolite, può esserci l'artrite periferica, la spondilite anchilosante, l'uveite, l'eritema nodoso e, nei bambini, un ritardo dello sviluppo fisico e talvolta anche psichico, dovuti al mancato assorbimento delle sostanze necessarie al regolare accrescimento.

Multcenter, Double-Blinded, Randomized, Placebo-Controlled, Parallel-Group Study: Evaluation of Efficacy of Mesalazine Suppository in Patients With Ulcerative Colitis With Rectal Inflammation. Abstract P417