L’impiego di contraccettivi orali (OC) a lungo termine conferisce una protezione contro il cancro endometriale.  È la conclusione di una meta-analisi condotta su 36 studi epidemiologici per un totale di 27.276 donne affette dal tumore. I risultati dello studio – pubblicato online su Lancet Oncology -  suggeriscono che, nei Paesi sviluppati, sono stati prevenuti circa 400mila casi di cancro endometriale prima dell’età di 75 anni negli ultimi 50 anni (1965-2014) grazie agli OC, inclusi 200mila nell’ultima decade (2005-14).

L’analisi è stata condotta dal Collaborative Group on Epidemiological Studies on Endometrial Cancer, che ha sede presso l'Università di Oxford, in Inghilterra. Era noto che gli OC riducessero il tasso di incidenza del cancro endometriale, ma vi era incertezza riguardo a quanto durasse tale effetto dopo la sospensione dell’assunzione o se fosse modificato da altri fattori.

Dal punto di vista metodologico, i set di dati di partecipanti individuali sono stati ricercati dai principali autori e, a livello centralizzato, sono stati fornite a partire da 36 studi epidemiologici le informazioni cliniche relative a 27.276 donne con cancro dell’endometrio (casi) e a 115.743 donne non affette dalla medesima neoplasia (controlli). Il rischio relativo (RR) di associazione tra cancro endometriale con uso di OC è stato stimato mediante regressione logistica, stratificata per studio, età, parità, indice di massa corporea (BMI), abitudine al fumo e uso di terapia ormonale sostitutiva (HRT) in menopausa.

L'età mediana dei casi era di 63 anni (range inter quartile [IQR] 57-68) e l'anno mediano della diagnosi di cancro era il 2001 (IQR 1994-2005). Non avevano mai usato OC per una durata media di 3,0 anni 9.459 casi su 27.276 e, per una durata media di 4,4 anni, 45.625 controlli su 115.743. È risultato, si legge, che «quanto più le donne avevano fatto uso di OC, tanto maggiore è stata la riduzione del rischio di cancro endometriale».

In particolare, ogni 5 anni di utilizzo è apparso associato a un RR di 0,76 (95%CI: 0,73-0,78; p <0,0001). Soprattutto, «tale riduzione di rischio si è mantenuta per più di 30 anni dopo la sospensione dell’uso di OC, senza apparente diminuzione del RR connesso all'uso durante gli anni Sessanta, Settanta e Ottanta, e ciò nonostante nelle pillole dei primi anni si utilizzassero dosi di estrogeni più elevate». Poiché questa riduzione del rischio si è mantenuta per più di 30 anni dopo la cessazione dell’uso di OC e l'incidenza di carcinoma endometriale aumenta vertiginosamente con l'età – hanno aggiunto - l'effetto sulla salute pubblica di uso di OC sul cancro endometriale è più evidente molti anni dopo la sospensione del trattamento.

D’altro canto, la riduzione del rischio associato con il non aver mai assunto OC è risultata differire per tipo di tumore, essendo più forte nel caso dei carcinomi (RR: 0,69; 95%CI: 0,66-0,71) che in quello dei sarcomi (0,83-0,67; 95% CI: 0,67-1,04; p=0,02 per confronto caso-caso). Si è stimato che, nei paesi ad alto reddito, l’uso per 10 anni di OC abbia ridotto il rischio assoluto di cancro endometriale insorto prima dei 75 anni da 2,3 a 1,3 casi per 100 donne.

Anche se la meta-analisi si è basata su studi di associazione che, a rigore di termini, non possono dimostrare un effetto causale, gli autori sostengono che la forza e la coerenza delle associazioni rilevate giustifica la conclusione secondo cui gli OC proteggono contro il cancro dell'endometrio. Al tempo stesso, ammettono che i meccanismi di questo effetto protettivo – in particolare la sua lunga persistenza dopo la cessazione dell’impiego di tali agenti - rimangono sconosciuti.

La riduzione del rischio di tumore dell'endometrio con l'aumentare della durata d'uso non è sembrata variare sostanzialmente con parità, BMI, uso di terapia ormonale in menopausa, stato menopausale, abitudine al fumo, età al menarca, etnia o assunzione di alcol. Allo stesso modo, la riduzione non è sembrata variare molto in base a fattori legati ai tempi di utilizzo, come l'età di primo o ultimo impiego, tempo trascorso dall'ultima assunzione o periodo di calendario di uso, affermano detto che gli investigatori.

Un altro avvertimento è stato lanciato da in un editoriale di accompagnamento da due ricercatori dell’US National Cancer Institute, Nicolas Wentzensen e Amy Berrington de Gonzalez, i quali sottolineano che, essendo molti degli studi inseriti nella meta-analisi rappresentativi di OC impiegati diversi decenni fa, occorre porsi la domanda se i risultati sono rilevanti per le formulazioni esistenti.

«Gli autori» scrivono «non hanno riportato alcuna indicazione circa il fatto che il livello di riduzione del rischio è stata influenzata dalla dose di estrogeni». Secondo gli editorialisti, mentre il rapporto rischio-beneficio sembra favorire le formulazioni a basso dosaggio di estrogeni, gli esiti avversi cardiovascolari (trombosi venosa, ictus e infarto del miocardio) variano a seconda della formulazione e della dose di estrogeni».

Sebbene i contraccettivi orali del 1960 generalmente contenessero dosi molto più elevate di estrogeni rispetto a quelli del 1980, non si è rilevata alcuna apparente diminuzione tra loro in termini di RR associato con una durata stabilita di utilizzo, indicano gli autori. «Questi risultati mostrano che la quantità di estrogeni nelle pillole a basso dosaggio è ancora sufficiente a ridurre l'incidenza di cancro dell'endometrio» affermano.

«Dal punto di vista della salute pubblica» concludono gli editorialisti «è importante ora sapere se i dati disponibili permettono alle donne di bilanciare in modo ottimale i benefici e i rischi degli OC e valutare se un beneficio per la salute generale derivanti dall’uso di OC garantisca raccomandazioni specifiche per la chemioprevenzione».

A.Z.

Collaborative Group on Epidemiological Studies on Endometrial Cancer. Endometrial cancer and oral contraceptives: an individual participant meta-analysis of 27 276 women with endometrial cancer from 36 epidemiological studies. Lancet Oncol, 2015 Aug 4. [Epub ahead of print]
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Wenttzensen N,Berrington de Gonzalez A. The Pill's gestation: from birth control to cancer prevention. Lancet Oncol, 2015 Aug 4. [Epub ahead of print]
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