Oncologia ed Ematologia

Ca al colon retto, aspirina associata a una riduzione del rischio ma a un aumento del rischio di sanguinamento gastrointestinale

L'uso prolungato di aspirina è risultato associato a una riduzione del rischio di cancro del colon-retto, ma nel contempo a un aumento del rischio di sanguinamento gastrointestinale in uno studio di popolazione appena presentato a San Francisco, al Gastrointestinal Cancers Symposium dell'American Society of Clinical Oncology (ASCO-GI).

L'uso prolungato di aspirina è risultato associato a una riduzione del rischio di cancro del colon-retto, ma nel contempo a un aumento del rischio di sanguinamento gastrointestinale in uno studio di popolazione appena presentato a San Francisco, al Gastrointestinal Cancers Symposium dell'American Society of Clinical Oncology (ASCO-GI).

Lo studio evidenzia quindi la necessità di valutare i rischi ei benefici dell’impiego dell’aspirina a scopo di profilassi.

Nel loro abstract, Joseph Sung, e Kevin KF Tsoi, dell'Università cinese di Hong Kong, spiegano che l’aspirina, ampiamente utilizzata per la prevenzione delle malattie cardiovascolari e cerebrovascolari, ha dimostrato di proteggere anche dallo sviluppo del cancro del colon-retto, ma nel contempo di aumentare il rischio di sanguinamenti gastrointestinali.

Tuttavia, scrivono i due ricercatori, pochi studi di ampio respiro finora avevano messo a confronto i rischi e i benefici dell’uso di aspirina a lungo termine. Per colmare questa lacuna i due autori hanno effettuato uno studio di popolazione su 206.243 pazienti individuati in un dataset clinico, che avevano preso quotidianamente l’aspirina per almeno 6 mesi (dose media: 80 mg al giorno; durata media del trattamento: 7,7 anni). Hanno quindi confrontato l'incidenza e la mortalità da cancro del colon-retto e quella dei sanguinamenti gastrointestinali nei consumatori dell’aspirina e in 482.966 controlli abbinati in base a sesso ed età, per i quali erano disponibili dati di follow-up sui loro outcome clinici di almeno 10 anni.

Nel complesso, 5776 pazienti consumatori di aspirina (il 2,8%) hanno sviluppato un cancro del colon retto e 2097 (l’1,02%) sono morti a causa del tumore. Fra i controlli, quelli che hanno sviluppato un cancro del colon retto sono stati 16.483 (il 3,41%) e quelli deceduti per il tumore 7963 (l’1,65%).

L’analisi di regressione dei rischi proporzionali di Cox ha mostrato che l'uso di aspirina si è associato a "una modesta, ma significativa" riduzione del rischio di mortalità correlata al cancro del colon-retto (HR 0,65; IC al 95% 0,62-0,69).

Tuttavia, 11.187 pazienti fra i consumatori di aspirina (il 5,42%) hanno avuto sanguinamenti gastrointestinali e 841 (lo 0,41%) sono morti per questo, mentre nei controlli i casi di sanguinamento gastrointestinali sono stati 15.186 (il 3,14%) e i decessi correlati 1682 (lo 0,35%).

L’analisi di regressione dei rischi proporzionali di Cox ha mostrato che l'uso di aspirina si è associato a "un modesto, ma significativo" aumento del rischio di mortalità legata a un’emorragia gastrointestinale (HR 1,24; IC al 95% = 1,14-1,35).

I ricercatori concludono, quindi, che trattamenti a lungo termine con aspirina a basso dosaggio sembrano avere un effetto protettivo contro il cancro del colon-retto, ma, allo stesso tempo, sembrano aumentare il rischio di sanguinamento gastrointestinale. Pertanto, scrivono Sung e Tsoi, "le considerazioni sull’impiego dell’aspirina a scopo profilattico devono bilanciare il beneficio e il rischio di questo trattamento nella popolazione target".

J. Sung, Tsoi KK. Comparing mortality of colorectal cancer and gastrointestinal bleeding among patients with long-term use of low dose aspirin: A population-based study of 689,209 patients. J Clin Oncol 35, 2017 (suppl 4S; abstract 527).
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