Pneumologia

Fibrosi cistica, preponderanza ceppi streptococco di gruppo A aumenta rischio esacerbazioni polmonari

I pazienti affetti da fibrosi cistica (FC) sembrano essere a maggior rischio di esacerbazione polmonare se l'analisi dell'escreato conferma la presenza di Streptococchi di gruppo A come microrganismo dominante. La conferma proviene da uno studio pubblicato online sulla rivista BMC Pulmonary Medicine.

I pazienti affetti da fibrosi cistica (FC) sembrano essere a maggior rischio di esacerbazione polmonare se l'analisi dell'escreato conferma la presenza di Streptococchi di gruppo A come microrganismo dominante.

La conferma proviene da uno studio pubblicato online sulla rivista BMC Pulmonary Medicine.

Le infezioni persistenti delle vie respiratorie rappresentano un tratto caratteristico della FC ma, sempre più spesso, ricordano gli autori nell'introduzione al lavoro, si osservano in questi pazienti infezioni sostenute da agenti patogeni “non ortodossi” che, in modo transitorio, colpiscono le loro vie aeree respiratorie.

S. pyogenes (uno Streptococco di gruppo A) è uno di questi e può essere causa di insorgenza di polmoniti comunitarie potenzialmente pericolose.

Obiettivo dello studio, pertanto, è stato quello di determinare l'incidenza, la storia naturale e l'impatto clinico degli streptococchi di gruppo A nella FC e di caratterizzare fenotipicamente e genotipicamente gli isolati.

A tal scopo, i ricercatori hanno valutato gli isolati di questo microrganismo provenienti da 15 pazienti.

Al contempo, hanno analizzato i pazienti in base ad alcune caratteristiche anamnestiche (quali la presenza di una storia pregressa di esacerbazioni polmonari) e demografiche, e in base alle indicazioni di esacerbazione polmonare al tempo delle colture di Streptococchi di gruppo A e le variazioni della funzione polmonare e la frequenza delle esacerbazioni polmonari dopo isolamento di questi microrganismi.

Per fare ciò, i ricercatori si sono avvalsi di indicatori della capacità di produzione di un fattore di virulenza extra-cellulare e di un sistema per identificare gli isolati, per poi genotipizzarli.

In questo modo hanno osservato che il 47% dei pazienti (n=7) presentava un episodio di esacerbazione polmonare durante isolamento degli Streptococchi di gruppo A - di entità severa in un caso su 2  (4 pazienti).

Gli streptococchi di gruppo A prelevati da tutti i pazienti all'inizio dello studio sono stati coltivati 20 volte, e i pazienti con esacerbazioni polmonari avevano una probabilità maggiore di andare incontro a questi eventi polmonari in corrispondenza dell'ennesimo isolamento di questi microrganismi, rispetto alla precedente visita clinica (RR = 6,0; IC95 %= 0,82–43,0, p = 0,08).

Se poi, la presenza di streptococchi di gruppo A era preponderante nell'escreato, il rischio di esacerbazione di malattia era ancora più elevato (RR = 6,5; IC95 %=1,00–43,0, p = 0,009);

Non sono state documentate complicanze (batteriemia, cronicizzazione infezioni vie respiratorie, empiema o polmonite necrotizzante) e i pazienti non hanno sperimentato una variazione delle funzioni polmonari o delle esacerbaziono polmonari dopo infezione da Streptococchi di gruppo A.

“Di rilievo – hanno sottolineato gli autori nella discussione del lavoro – è stata l'osservazione secondo la quale i ceppi di questi microrganismi erano sensibile agli antibiotici comunemente utilizzati nella terapia empirica delle esacerbazioni polmonari di FC, eccezion fatta per ceftazidime”.

“Inoltre – aggiungono – quasi tutti i ceppi di Streptococchi di gruppo A sono risultati sensibili all'azitromicina. Ciò suffraga la possibilità che il trattamento cronico con questo antibiotico possa sopprimere questi microrganismi e prevenire la colonizzazione iniziale”

In conclusione, “...lo Streptococco di gruppo A rappresenta un patogeno transitorio non comune  delle basse vie respiratorie nei pazienti con FC. I risultati ottenuti nello studio hanno mostrato che l'identificazione di questo microrganismo a livello dell'escreato, soprattutto se dominante, si associa ad un incremento del rischio di esacerbazione polmonare.”

“Ciò nonostante – aggiungono gli autori - la colonizzazione delle basse vie respiratorie da parte degli Streptococchi di gruppo A è transitoria e, come tale, non impatta sulla funzione polmonare e non produce variazioni apprezzabili della storia naturale della malattia”.

NC

Bibliografia
Skolnik K et al. Clinical implications and characterization of Group A Streptoccoccus infections in adults with cystic fibrosis. BMC Pulmonary Medicine201515:161 DOI: 10.1186/s12890-015-0157-1
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