I risultati di uno studio di Fase III, pubblicati sul fascicolo di novembre della rivista Physician and SportsMedicine (1), suggeriscono come indometacina, in formulazione submicronizzata a dose ridotta, possa rappresentare una promettente opzione di trattamento nei pazienti affetti da dolore acuto. Tale formulazione sarebbe in grado di ridurre il rischio di eventi avversi (AEs) come ulcere a carico del tratto gastrointestinale superiore e di eventi cardiovascolari associato al trattamento con dosi elevate di FANS.

Lo studio, un trial multicentrico in doppio cieco, il primo di fase III a valutare l’efficacia e la sicurezza di questa nuova formulazione di indometacina a basso dosaggio, ha reclutato pazienti di età compresa tra i 18 e i 68 anni, destinati a  bunionectomia (intervento per l’alluce valgo) sotto anestesia regionale. I pazienti con intensità di dolore  >40 mm su una scala VAS graduata da 0 a 100, sono stati randomizzati al trattamento con particelle submicronizzate di indometacina (40 mg tid, 40 mg bid o 20 mg tid), celecoxib (dose di carico pari a 400 mg bid, poi dose di mantenimento a 200 mg bid) o placebo. L’endpoint primario di efficacia dello studio era costituito dalla somma delle differenze dell'intensità di dolore misurate mediante scala VAS a diversi intervalli nel corso delle prime 48 ore dalla sospensione dell'anestesia generale (VASSPID-48).

I risultati hanno documentato l’efficacia delle capsule di indometacina submicronizzata per tutti i regimi posologici considerati, con una riduzione dell’intensità di dolore percepito rispetto al placebo. Nello specifico, La VASSPID-48 per i pazienti trattati con indometacina è stata pari a:
-    509.6 ± 91.9 per la posologia 40 mg tid (p<0,046)
-    328.0 ± 92.9 per la posologia 40 mg bid (p<0,046)
-    380.5 ± 92.9 per la posologia 20 mg bid (p<0,046)

La VASSPID-48 per i pazienti in trattamento con placebo è stata pari, invece, a 67.8 ± 91.4

Lo studio, inoltre, è stato in grado di documentare l’insorgenza dell'effetto analgesico in meno di 2 ore in tutti i  pazienti trattati con indometacima, indipendentemente dalla posologia, come pure una buona tollerabilità dei trattamenti.

Indometacina submicronizzata è prodotta da Iroko, un'azienda farmaceutica globale, che ha il suo quartier generale a Philadelphia (USA), dedicata all'avanzamento delle soluzioni terapeutiche in analgesia.
Iroko è impegnata in prima linea nello sviluppo di FANS a bassa dose submicronizzati – nuovi prodotti farmaceutici basati sui FANS esistenti – disegnati allo scopo di fornire un sollievo efficace del dolore a dosi inferiori a quelle dei FANS esistenti disponibili sul mercato.

Iroko utilizza a tal scopo una tecnologia proprietaria (iCeutica Pty Ltd's proprietary SoluMatrix™) che altera le proprietà farmacocinetiche di assorbimento dei FANS mediante riduzione delle particelle di principio attivo a particelle che sono almeno 10 volte più fini delle formulazioni orali standard dei FANS orali disponibili, facilitando la dissoluzione del farmaco e promuovendo l'assorbimento.
L’azienda aveva reso noti lo scorso mese di settembre i dati di uno studio di Fase III su un’altra formulazione submicromizzata a base di diclofenac, dimostrandone l’efficacia e la sicurezza nella stessa tipologia di pazienti (2).

1)    Altman R et al. Indomethacin submicron particle capsules provide effective pain relief in patients with acute pain: a phase 3 study. Phys Sportsmed. 2013 Nov;41(4):7-15. doi: 10.3810/psm.2013.11.2031. Leggi
2)    https://www.pharmastar.it/index.html?cat=search&id=12163