La diffidenza dei medici che tendono a non prescriverli e il timore dei pazienti a sostituire farmaci ''brandizzati'' con pillole di colore e forme diverse, fino al punto di interrompere la cura. Sono le motivazioni principali che portano a non scegliere i farmaci generici identificate in due recenti ricerche americane.

Problemi identici a quelli che si riscontrano anche in Italia, come spiega Giorgio Foresti, presidente di Assogenerici, ma con uno scenario diverso: nel nostro Paese infatti la quota di mercato dei farmaci equivalenti si attesta intorno al 17% mentre negli Usa tocca punte dell'80%.

''Occorre vincere la diffidenza- spiega Foresti- quella dei pazienti ma soprattutto dei medici, che devono prescrivere sin da subito il farmaco generico''. I medici, in particolare quelli di medicina generale, con Giacomo Milillo della Fimmg lamentano una scarsa conoscenza dei prodotti dovuta al fatto che le case farmaceutiche dei generici informano poco. ''Siamo comunque responsabili di cio' che accade al paziente, quindi se non siamo informati a fondo sul farmaco preferiamo non prescriverlo'' spiega Milillo, mentre Assogenerici replica che quella di fare poca informazione medico scientifica è una scelta: se i prezzi devono essere tenuti bassi non si può andare a discapito della qualità' dei prodotti e allora si sceglie di non pubblicizzarli troppo presso gli studi medici. (Ansa)

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