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HIV, presentate all'EACS di Milano le nuove linee guida sul trattamento

Oggi a Milano, durante la conferenza stampa della seconda giornata della European AIDS Conference (EACS), sono state presentate le nuove "Linee guida europee per il trattamento degli adulti con infezione da HIV" (linee guida europee EACS, versione 9.0).

Oggi a Milano, durante la conferenza stampa della seconda giornata della European AIDS Conference (EACS), sono state presentate le nuove “Linee guida europee per il trattamento degli adulti con infezione da HIV” (linee guida europee EACS, versione 9.0).

Lene Ryom, docente presso l’Università di Copenaghen e Medical Assistant Coordinator delle Linee guida, ha spiegato: “Gli esperti si sono concentrati sulla produzione di Linee guida complete e user friendly. Tutte le raccomandazioni sono basate sull’evidenza, quando disponibile, e sul parere di esperti nei rari casi in cui non erano disponibili prove adeguate”.

Manuel Battegay, dell’Ospedale Universitario di Basilea, Responsabile delle Linee guida, ha aggiunto: “Le Linee guida dimostrano che la diagnosi e la gestione dell’infezione da HIV e delle relative co-infezioni, malattie opportunistiche e comorbidità richiedono ancora uno sforzo multidisciplinare, per il quale la versione 2017 delle Linee Guida EACS rappresenterà una base eccellente”. Inoltre, ha sottolineato, “l’obiettivo di EACS è quello che le linee guida siano utilizzate, in particolare, per aumentare il livello delle cure in tutta Europa, per esempio mediante collegamenti diretti a video didattici”.

Questa nuova edizione ha tenuto conto di nuove prove scientifiche. Il dottor Anton Pozniak, del Chelsea e Westminster Hospital, ha dichiarato che “i nostri trattamenti iniziali raccomandati forniscono maggiori dettagli sull’uso dei farmaci di backbone. Sono state riviste anche importanti problematiche, di grande rilevanza per le donne, soprattutto in relazione ai farmaci che raccomandiamo durante la gravidanza, e per i quali è necessaria un monitoraggio particolare”.

“Con il miglioramento delle terapie antiretrovirali e la possibilità per le persone con HIV di raggiungere un’età più avanzata, i disturbi e le malattie secondarie diventano sempre più importanti”, ha affermato il dottor Behrens, della Hannover Medical School. “Sono state incluse anche le raccomandazioni per la malattia polmonare cronica, il trapianto di organo solido e la steatoepatite non alcolica, al fine di affrontare l’aumento del rischio per queste comorbidità”.

“L’eradicazione della co-infezione da HCV nelle persone che vivono con l’HIV è ormai un obiettivo raggiungibile e, secondo le nuove Linee guida, tutte le persone co-infette dovrebbero essere prese in considerazione per il trattamento”, ha dichiarato il dottor Puoti, infettivologo presso l’Ospedale Niguarda di Milano. “Tra le opzioni di trattamento anti-HCV sono stati inseriti due trattamenti anti-HCV pan-genotipici di combinazione approvati di recente, con un’indicazione di trattamento semplificata e una durata di trattamento più breve. Grazie alla sua duplice attività contro HBV e HIV e all’assenza di tossicità renale e ossea, TAF è stata considerata un’opzione terapeutica praticabile”.

Il dottor Josè Miro ha evidenziato le modifiche apportate alla sezione Infezioni Opportunistiche. “La nuova edizione include nuove strategie per la prevenzione e il trattamento della meningite criptococcica quando non è disponibile flucitosina”. Esistono nuovi approcci per il trattamento della tubercolosi, i quali includono una nuova combinazione altamente efficace nell’abbreviare la terapia della tubercolosi MDR/XDR.

Infine, la dottoressa Catia Marzolini, membro del website team di Liverpool HIV/HEP Drug Interactions, ha annunciato: “Questa nuova edizione ha ampliato la sezione DDI (drug-drug interactions, interazioni tra farmaci) per i soggetti polimorbidi. Inoltre, le tabelle delle DDI sono state riviste per includere i farmaci per l’HCV approvati più di recente e per differenziare ulteriormente le DDI associate a un rischio di fallimento contraccettivo”.